Imane Fadil sarebbe morta per un 'mix di sostanze radioattive'. La Procura di Milano indaga per omicidio volontario
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«Spiace che muoia sempre qualcuno di giovane. Non ho mai conosciuto questa persona e non le ho mai parlato»: così il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, ha risposto a Melfi (Potenza) a chi gli chiedeva un commento sulla morte di Imane Fadil, testimone chiave nel processo cosiddetto Ruby. «Quello che ho letto delle sue dichiarazioni - ha aggiunto Berlusconi - mi ha fatto sempre pensare che fossero tutte cose inventate e assurde».
La ragazza è stata ricoverata all'Humanitas di Rozzano per una gravissima disfunzione del midollo osseo che aveva smesso di produrre globuli bianchi, rossi e piastrine. Da quanto si è saputo, i medici nel cercare le cause di questa grave aplasia midollare avevano anche pensato ad un tumore, poi escluso. Ora l'autopsia dovrebbe chiarire cosa abbia aggredito il midollo e poi gli organi vitali, portando, nel giro di un mese, alla morte.
La Procura di Milano indaga per omicidio volontario per la morte della modella marocchina. La donna è morta per un "mix di sostanze radioattive", secondo quanto emerso dagli esami tossicologici. Intanto Il Centro Antiveleni dell'Irccs Maugeri di Pavia, che si è occupato del caso precisa che "non identifica radionuclidi e non effettua misure di radioattività". E che la consulenza tossicologia richiesta dalla clinica dove era ricoverata Fadil riguardava "il dosaggio dei metalli".