L'ex campione del mondo, da questa stagione in Francia, è stato colpito alla fronte e all'occhio sinistro. Ferito anche il suo vice Raffaele Longo. L'arbitro Francois Letexier ha rinviato il match
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«Gli incidenti che hanno portato alla cancellazione della partita Marsiglia-Lione sono "inaccettabili"». Lo afferma il ministro degli Interni francese Gérald Darmanin aggiungendo che i disordini in cui è rimasto ferito l'allenatore italiano Fabio Grosso hanno dato luogo a «nove arresti». Darmanin ha aggiunto che «500 agenti di polizia sono stati mobilitati» per garantire la sicurezza in questa partita e che non c'è stato «nessun fallimento» da parte della polizia. «Spetta al club - ha concluso - gestire i suoi tifosi».
Con il passo incerto e sostenuto da due persone, le mani a coprirsi il volto insanguinato, Fabio Grosso è stato accompagnato nell'infermeria dello stadio di Marsiglia, dove un medico lo ha medicato per le ferite riportate. Colpito alla fronte e sopra l'occhio sinistro, l'ex campione del mondo azzurro di Germania 2006, ora allenatore dell'Olympique Lione in Ligue 1, si è visto applicare 12 punti di sutura. È uscito dall'infermeria con una grossa benda a fasciargli la testa.
Follia a Marsiglia, dove il bus che portava allo stadio il Lione per la sfida di campionato al "Vélodrome" contro il Marsiglia - che vedeva anche il derby in panchina tra Fabio Grosso e Rino Gattuso - è stato assaltato da gruppi di tifosi dell'OM che hanno lanciato sassi e infranto i vetri del veicolo. Grosso, campione del mondo con l'Italia nel 2006, è rimasto seriamente ferito al volto. Le telecamere lo hanno inquadrato all'arrivo allo stadio, con il viso coperto di sangue e nell'incapacità di parlare. Era sotto shock, secondo i dirigenti del Lione, in possibile stato di commozione cerebrale.
La partita è stata rinviata dall'arbitro, François Letexier, condanne sono giunte dalle autorità del calcio, dai dirigenti delle due squadre, dalla ministra dello Sport, Amélie Oudéa-Castéra, che ha parlato di fatti «inammissibili» e «immagini disgustose» della serata. Poco prima delle 22, l'evacuazione del "Vélodrome" è ancora in corso, i giocatori e i tifosi del Lione sono ancora barricati all'interno dell'impianto, protetti dalla polizia.
Secondo le ricostruzioni, tre pullman di tifosi del Lione sono state bersaglio di sassi e oggetti di ogni tipo nell'avvicinamento verso lo stadio. Poi, un gruppo di un centinaio di "ultrà", tutti con il passamontagna, è passato all'attacco diretto con sampietrini e fumogeni contro il pullman della squadra, che era in testa al convoglio e scortato da due camionette della polizia. Metà dei finestrini del bus della squadra, quelli situati sulla destra del veicolo, sono andati in frantumi. Ferito al viso, grondante di sangue, Grosso, subito medicato all'arrivo allo stadio, dove faticava a parlare ed era in evidente stato confusionale. Ferito a un occhio il suo vice, Raffaele Longo. Sotto shock i giocatori.
Sulle tribune, che si erano intanto riempite di oltre 60.000 tifosi, aumentava il nervosismo, esploso all'annuncio dell'annullamento del match. Il presidente del Lione, John Textor, confermava il ferimento di Grosso e la sua incapacità a sedere in panchina, ma negava di aver chiesto il rinvio del match. Versione smentita dalla Lega e poi dall'arbitro, che ha detto di aver preso la decisione dopo aver ricevuto due certificati medici relativi a Grosso e a Longo. «Quella di rinviare il match è stata la decisione giusta - ha detto la ministra Oudéa-Castéra - questi episodi di idiozia sono la negazione dei valori del calcio e dello sport». Azioni «inammissibili» anche per il presidente del Marsiglia, Pablo Longoria, «inaccettabili» per il sindaco della città, Benoit Payan.