Il presidente della Repubblica ha deposto una corona d'alloro sulla tomba del Milite ignoto presso l'Altare della Patria. Alla cerimonia presenti i massimi rappresentanti di Senato e Camera, Ignazio La Russa e Lorenzo Fontana, e il premier Giorgia Meloni
Tutti gli articoli di Italia Mondo
PHOTO
È il Giorno dell'unità nazionale e della giornata delle Forze armate. In vista della ricorrenza, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha deposto una corona d'alloro sulla tomba del Milite ignoto presso l'Altare della Patria. Alle celebrazioni partecipano anche i presidenti di Senato e Camera, Ignazio La Russa e Lorenzo Fontana, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, la presidente della Corte Costituzionale Silvana Sciarra e il ministro della Difesa Guido Crosetto. Il Capo dello Stato è stato accolto da un picchetto interforze composto da Esercito, Marina, Aeronautica e Carabinieri.
«In questa giornata – afferma il Presidente nel messaggio inviato al ministro della Difesa - rendiamo onore alle Forze Armate che, con la loro dedizione e il loro contributo, hanno consentito all'Italia di divenire uno Stato unito, libero e democratico». «Il 4 novembre ci richiama, con rinnovata commozione, le tante vite spezzate durante gli aspri combattimenti della Prima Guerra Mondiale, un conflitto che lacerò e devastò l'Europa intera. Fu una grande prova per i tanti che, provenienti da ogni angolo del Paese, affratellati sotto il Tricolore, con coraggio ed eroismo portarono a compimento il sogno risorgimentale, ricongiungendo Trento e Trieste alla Nazione. Alle donne e agli uomini in armi, sono affidate, ancora oggi – aggiunge - la nostra sicurezza, la salvaguardia delle nostre istituzioni, della pace, della libertà, operando, su mandato del Parlamento e del Governo, anche in terre lontane dilaniate da terribili conflitti per recare, sotto le bandiere della Comunità internazionale, stabilità e rispetto dei diritti umani».
«La pace è un valore da coltivare e preservare e, più che mai, l'odierna aggressione scatenata dalla Federazione Russa contro l'Ucraina, ci chiama alla responsabilità di testimoniare concretamente le nostre convinzioni, sottolineando la necessità di presidiare, con i nostri alleati, i principi su cui si fonda la cooperazione internazionale», sottolinea ancora Mattarella. «Soldati, marinai, avieri, carabinieri, finanzieri e personale civile della difesa, la Repubblica vi è grata per la vostra abnegazione e per l'impegno profuso. Un particolare pensiero – conclude il capo dello Stato - va a quanti sono impegnati all'estero, dall'Europa all'Africa centrale e settentrionale, dall'Asia al Medio Oriente e nel Mar Mediterraneo, e a quanti operano sul territorio nazionale, in concorso con le forze di polizia. Con questi sentimenti rivolgo a voi tutti e alle vostre famiglie un caloroso saluto. Viva le Forze armate, viva l'Italia».