Il sottosegretario alla Salute sulle cause della misteriosa patologia: «Non c'è correlazione con il nuovo coronavirus, né con il vaccino Covid. L'ipotesi più verosimile una possibile infezione da adenovirus»
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Ci sono «undici casi segnalati in Italia, ma attenzione: una segnalazione non significa avere la certezza che si tratti di quest'epatite acuta di origine sconosciuta. Sappiamo che è stato fatto un trapianto di fegato, e sicuramente altri tre casi sono confermati». È quanto ha detto il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, intervenuto questa mattina a Radio Inblu 2000 sulle epatiti acute di origine sconosciuta nei bambini.
«Attenzione a pensare che ogni caso di epatite in bimbi sia di origine sconosciuta, perché anche se rara, questa malattia c'era anche prima - ha spiegato -. I casi sospetti di epatiti acute saranno probabilmente sovrastimate rispetto ai reali. Attenzione quindi al fiorire di segnalazioni: poi molte andranno tolte dal computo finale».
Circa le cause, Sileri ha chiarito: «Non c'è correlazione con il nuovo coronavirus, né con il vaccino Covid. L'ipotesi più verosimile sembrerebbe una possibile infezione da adenovirus, che normalmente non causa epatite, ma che magari in concomitanza con un'altra infezione o con altri fattori determina un danno epatico grave che può dare epatite. Sono ancora pochi casi, per questo non se ne conosce molto».