Il sottosegretario alla Salute Andrea Costa annuncia una probabile riduzione dell’isolamento per chi non ha sintomi. Più cauto Massimo Andrioli, contrario Nino Cartabellotta di Gimbe
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Il governo austriaco ha annunciato un radicale cambiamento di rotta nella gestione della pandemia. Chi è positivo al coronavirus non finisce più automaticamente in quarantena, ma può lasciare la casa indossando però la mascherina Ffp2. Le nuove misure entreranno in vigore il primo agosto
Gli esperti in Italia sono invece divisi su un possibile cambio di gestione delle quarantene. «Io credo che l'obiettivo sia convivere con il virus e la convivenza significa anche rivedere e rivalutare le regole in caso di positivi senza sintomi - afferma il sottosegretario alla Salute Andrea Costa - Sicuramente prevedo che nei prossimi giorni ci potrà essere la riduzione dell'isolamento per chi è positivo e non ha sintomi. Dopo di che, il passo successivo credo sia considerare l'ipotesi, in caso di positivi senza sintomi, di eliminare la quarantena».
Più cauto Massimo Andreoni, professore ordinario di malattie Infettive della facoltà di medicina e chirurgia Università degli studi di Roma Tor Vergata, che si dice «d'accordo» che la scelta dell'isolamento dei positivi senza sintomi «sia un argomento che vada un pochino rivisto alla luce dei dati epidemiologici. Sul regime di isolamento noi siamo sempre stati molto cauti e rigorosi rispetto ad altri paesi». D'altro canto, «continuiamo ad avere circa 100 decessi al giorno e un minimo di precauzione ci deve essere perché meno circola il virus e meno casi gravi ci sono, meno nuove varianti insorgono».
Frena Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, per il quale «non c'è nessuna motivazione per modificare le attuali misure».