Il delegato del Governo all'Istruzione: «Laddove ci sono condizioni straordinarie, con focolai isolati, i presidenti di regione e sindaci possono disporre le chiusure»
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«Abbiamo assunto la responsabilità di tornare in presenza, questa è la chiave di volta di questo governo», e dopo le vacanze «si torna in presenza. Ci vuole la responsabilità di tutti, ma questo è il nostro obiettivo e questo faremo». Così il ministro dell'Istruzione, Patrizio Bianchi, ospite di SkyTg24.
Bianchi ha ricordato che «laddove ci sono condizoni straordinarie, con focolai isolati, i presidenti di regione e sindaci possono disporre chiusure isolate, non diffuse, e allo scopo di verificare lo stato in quel cluster. Ma la nostra indicazione è che si torna in presenza».
«Prima della chiusura festiva avevamo un numero di bambini positivi molto controlalto, 0,5% su un totale di 8 milioni: avevamo una situazione controllata. Che vi siano aumenti è possibile, e stiamo lavorando tenendo conto di questa possibilità, ma la scuola resta il posto più controllato, sui cui abbiamo la massima di attenzione».
«Per tre settimane i nostri bambini e i ragazzi sono fuori dalle scuole, per questo abbiamo investito insieme con il generale Figliuolo per potenziare il tracciamento ed essere sicuri al ritorno», ha aggiunto.
«Ritengo opportuno che le competenti autorità sanitarie riconsiderino l'utilizzo a scuola delle mascherine Ffp2. Mi è ben chiaro che in passato il Cts ne aveva sconsigliato l'uso generalizzato ma le peculiarità della nuova variante Omicron potrebbero modificare tale valutazione». Lo chiede il presidente dell'Anp Antonello Giannelli, ricordando che «i ragazzi che utilizzano mezzi pubblici e dedicati già dovranno indossarle per raggiungere le scuole. I numeri dei contagiati di quest'ultime ore ci dicono che la fascia dei più piccoli è ancora quella più colpita, probabilmente perché tra loro i vaccinati sono ancora troppo pochi».