«Un articolato sistema corruttivo con diversi protagonisti e con ramificazioni sia all'interno del ministero della Difesa, sia in Sogei e sia infine al ministero dell'Interno». Lo scrive la Guardia di Finanza in una informativa presente negli atti dell'indagine della Procura di Roma in cui si ipotizzano i reati di corruzione e turbativa d'asta e che ha portato oggi ad una serie di perquisizioni.

In ballo ci sono bandi per l’affidamento di servizi informatici e di telecomunicazioni. Appalti banditi dal ministero della Difesa e dell’Interno. Per questo nell’inchiesta, che ha portato all'arresto del dg di Sogei (società in house controllata dal ministero dell'Economia operante nel settore dell'Ict) Paolino Iorio e di un imprenditore, compaiono anche i nomi di alcuni dirigenti ministeriali: 18 in tutto gli indagati.

Dalle intercettazioni delle utenze in uso all'imprenditore arrestato assieme a Iorio sono emersi i contatti e gli incontri avuti con tale “Antonio della Difesa” «successivamente identificato come un Capitano di fregata della Marina Militare». Già «dai primi incontri emergeva che il militare, al fine di svolgere il proprio ruolo nell'ambito di una fornitura, ha avanzato richieste di compensi nonché - è detto nell'informativa - l'assunzione di una persona da parte di una delle imprese gestite dall'imprenditore».

L'imprenditore e Iorio sono stati bloccati in flagranza di reato ieri sera dalla Guardia di Finanza mentre avveniva la cessione di circa 15mila euro, denaro poi posto sotto sequestro.

«I finanzieri del Comando Provinciale di Roma, su disposizione di questa Procura della Repubblica, hanno dato esecuzione a un decreto di perquisizione locale, domiciliare e di contestuale sequestro nei confronti di alcuni Pubblici Ufficiali e imprese, per ipotesi di corruzione e turbata libertà degli incanti nell'ambito di diverse procedure di appalto/affidamento in materia di informatica e telecomunicazioni, bandite da Sogei Spa., dal Ministero dell'Interno - Dipartimento della Pubblica Sicurezza, dal Ministero della Difesa e dallo Stato Maggiore della Difesa», ha reso noto la Procura di Roma. L'operazione ha impegnato anche il nucleo di polizia Valutaria della Guardia di Finanza.

Tra i soggetti economici interessati dalle perquisizioni figurano, in quanto sottoposte ad accertamenti ai fini della responsabilità amministrativa degli enti di cui al Decreto Legislativo n. 231/2001, le società quotate Digital Value Spa e Olidata Spa.

Tra gli indagati anche il referente di Elon Musk in Italia

C'è anche Andrea Stroppa, classe '94, ritenuto, secondo quanto scrive la Gdf, il «referente di Elon Musk in Italia», tra le persone indagate dalla Procura di Roma nel procedimento che ha portato all'arresto del dg di Sogei, Paolino Iorio, e in cui si procede per corruzione e turbativa d'asta.

In particolare, secondo quanto scrive la Gdf in una informativa citata nel decreto di perquisizione, il militare della Marina indagato, «nell'apprendere del progetto volto all'acquisizione da parte del Governo del sistema satellitare (Starlink ndr) realizzato e fornito da un noto gruppo statunitense, approfitta dello svolgimento presso il VI reparto di cui fa parte di una riunione sul tema per agganciare e contattare successivamente il referente italiano del Gruppo, Andrea Stroppa».

Sogei esprime «piena fiducia nella magistratura»

«Sogei esprime piena fiducia nella magistratura, a cui sta prestando totale supporto, e si dichiara indiscutibilmente estranea ai fatti. Ove i fatti contestati fossero acclarati in maniera definitiva l'azienda si dichiarerà parte lesa e si tutelerà nelle sedi competenti». Lo si legge in una nota della società.