«Un milione di persone hanno perso la vita per il Covid in tutto il mondo. È un numero impressionante e purtroppo ancora in crescita». Lo scrive sulla sua pagina Facebook il ministro della Salute Roberto Speranza, commentando gli ultimi dati sulla pandemia.

 

Il coronavirus, infatti, ha ormai praticamente raggiunto la soglia del milione di morti nel mondo. Una cifra che avvicina l'epidemia in corso alle dimensioni dell'influenza asiatica, che nel 1957-58 fece 1,1 milioni di morti, anche se resta per fortuna ancora molto lontana dai 50 milioni di decessi provocati dalla spagnola nel 1918-19. Si parla sempre di vittime ufficiali, perché il numero in realtà potrebbe essere più alto per la difficoltà, soprattutto in alcune aree del mondo, di identificare con esattezza tutte le morti per il Covid-19. Di sicuro, sono almeno 998.000 le persone uccise dal virus da quando l'epidemia è emersa in Cina alla fine dell'anno scorso. Secondo France Press il traguardo del milione sarebbe stato addisrittura superato.

 

Quasi 33 milioni i casi di infezione. Gli Stati Uniti restano il Paese più colpito sia in termini di decessi che di casi, con quasi 205.000 morti. Seguono il Brasile e l'India, che continua a macinare numeri elevati, con oltre 88.000 nuovi casi in 24 ore, e più di 1.100 decessi in un giorno. Anche gran parte d'Europa resta alle prese con i picchi della seconda ondata che sta investendo numerosi Paesi, intorno all'Italia. La Spagna è prima in Europa per contagi, con 716.481 casi da inizio pandemia (numero che in Italia, ad oggi, è fermo a 309.870). Preoccupazione anche in Francia, dove ogni giorno si continuano a registrare oltre 10mila nuovi positivi.

 

«Dobbiamo impegnare tutte le nostre energie per combattere il virus, puntando sulla ricerca scientifica per cure e vaccini efficaci e sicuri – ha aggiunto Speranza -. Nel frattempo ciò che fa davvero la differenza restano i comportamenti corretti di ciascuno di noi. Servono ancora massima attenzione, serietà e prudenza».