Morti in casa da soli, i corpi ritrovati anche due settimane dopo. In 700 dall’inizio del lockdown, tutti anziani, disabili e persone fragili. Una storia di solitudine ed abbandono, accaduta a Londra.  

A raccontarla oggi è Guardian, che parla di decine e decine di casi. «Persone sono state scoperte anche una settimana o due» dopo la morte, ha detto il patologo Mike Osborne, presidente della commissione sulle indagini delle cause di morte del Royal College of Pathologists. «Ho visto tanti di questi casi, con i corpi in avanzato stato di decomposizione, a cui abbiamo fatto tamponi Covid-19 post mortem», ha raccontato.

Sono circa 700 le persone morte in casa a Londra nei mesi di marzo, aprile o maggio. Al momento non vi sono dati su quanti vivessero da soli. Tuttavia i medici di base parlano di decine di persone che hanno trascorso il confinamento in solitudine e sono decedute di Covid-19 o altre cause, magari perché avevano paura di contagiarsi se fossero andate al pronto soccorso. Ad avvertire le autorità sono stati vicini, parenti lontano o gli stessi medici di famiglia che non avevano più notizie dei loro assistiti. Ma spesso la segnalazione è arrivata con molti giorni di ritardo rispetto al decesso.