Diramata la lista dei giocatori che rappresenteranno l'Italia per a Final 8 di Coppa Davis in programma a Malaga, in Spagna, dal 21 al 26 novembre: c'è Jannik Sinner nella lista di giocatori. Matteo Arnaldi, Simone Bolelli, Lorenzo Musetti e Lorenzo Sonego sono gli altri convocati dal capitano della nazionale italiana di Coppa Davis, Filippo Volandri Giovedì 23 novembre alle ore 10, gli azzurri sfideranno l'Olanda nei quarti della Davis Cup Final 8. In caso di passaggio del turno, l'Italia sfiderebbe in semifinale la vincente tra la Serbia di Novak Djokovic e la Gran Bretagna, vincitrice del Gruppo B.

Le scelte di Volandri

«I convocati per la Final 8 sono Arnaldi, Bolelli, Musetti, Sinner e Sonego. Questa è la squadra che al momento dà maggiori certezze. Berrettini sta lavorando duramente per recuperare al 100%: per lui, come per tutti gli altri, vale appunto il criterio generale di selezione, basato sulle garanzie fisiche e tecniche che si possono fornire. Monitoreremo i progressi nelle prossime settimane». Così Filippo Volandri, capitano dell'Italia di tennis in Coppa Davis, commenta le sue convocazioni. 

«A Malaga torneremo con l'obiettivo di vincere, è innegabile - aggiunge Volandri -. Abbiamo dimostrato di avere cuore, carattere e tanta, tantissima qualità. La strada verso il titolo sarà lunga e impervia, ne siamo consapevoli. A questi livelli, non sono ammessi errori: bisogna conservare sempre la massima compattezza e concentrazione in ogni momento. E questo dovremo farlo, ovviamente, a partire dal primo confronto che ci vede opposti all'Olanda. È una nazionale davvero temibile che ha chiuso la fase a gironi in testa al suo gruppo, battendo un avversario di altissimo livello come gli Stati Uniti. Hanno degli ottimi singolaristi e un doppio di assoluto livello». 

«Stiamo lavorando per farci trovare pronti e lo saremo. Posso contare su un gruppo composto - conclude Volandri - da ragazzi straordinari, sotto ogni punto di vista, pronti a dare il massimo per rappresentare questi colori. Non c'è niente di più gratificante che indossare e lottare per la maglia azzurra».