A tre anni dal sisma Amatrice ricorda le sue vittime

E' il giorno del dolore e della commemorazione. Candele e preghiere anche a Arquata del Tronto

di Redazione
24 agosto 2019
13:35

Oggi è il giorno del ricordo ad Amatrice, il Comune del Reatino colpito dal terremoto del 24 agosto 2016. Furono 249 le vittime. Per commemorarli, questa mattina, si è svolta una messa  al palazzetto dello sport, celebrata dal vescovo di Rieti, monsignor Domenico Pompili.

Nella notte, si è tenuta invece una celebrazione prima con un momento di raccoglimento, successivamente si è svolta la fiaccolata lungo Corso Umberto I, il suono della tromba di Daniele Coltellese con "Il Silenzio" e, dopo le 3:36, la lettura dei nomi delle vittime di fronte alla Chiesa di Sant'Agostino con 249 rintocchi di campana. La veglia si è conclusa al parco Minozzi al memoriale che ricorda le vittime.


 

Ad Accumoli, il comune epicentro del terremoto di tre anni fa, la commemorazione ha avuto luogo nella frazione di Illica, anche in questo caso con una veglia di preghiera.

Anche Arquata del Tronto ricorda i suoi morti

Il silenzio e le luci delle candele hanno fatto da sfondo alla commemorazione delle vittime del terremoto.

Una cerimonia composta, silenziosa, durante la quale il vescovo di Ascoli Piceno, mons. Giovanni D'Ercole, ha stretto idealmente a sé tutti i presenti: «Siete miei fratelli e quello che è successo a voi è come se fosse successo a me». Centinaia le persone presenti: parenti delle 52 vittime del territorio di Arquata del Tronto, sopravvissuti, autorità, tra le quali il sottosegretario Vittorio Crimi, il commissario alla ricostruzione Piero Farabollini, il capo della Protezione civile Angelo Borrelli, il sen. Giorgio Fede, la vice presidente della Regione Marche Anna Casini, il prefetto di Ascoli Rita Stentella, il presidente della Provincia Sergio Fabiani, il sindaco di Arquata del Tronto Aleandro Petrucci e quello di Ascoli Marco Fioravanti.

 

Anche qui alle 3.36, ora della prima scossa, è stato letto l'elenco delle vittime, con ogni nome accompagnato dal rintocco di una campana. In precedenza il vescovo di Ascoli ha celebrato la messa in memoria. Tanta la rabbia per una ricostruzione che non c'è, ma ieri notte era tempo solo di lacrime e dolore nel ricordo di chi non c'è più.

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