FI: Siclari e Cannizzaro ballano la rumba delle convention reggine, in mezzo Tajani

A quanto pare il parterre del sabato azzurro di Siclari è assai pesante. Presente il senatore Piero Aiello, aspirante candidato catanzarese alla presidenza della Regione. A sostenerlo e a dare il benvenuto al coordinatore nazionale ci saranno quasi certamente anche i fratelli Pino e Tonino Gentile. E ancora, i reggini Nuccio Pizzimenti e Nino Foti, il consigliere regionale Baldo Esposito e il presidente del Consiglio comunale di Catanzaro Marco Polimeni. Cannizzaro riuscirà ad equilibrare la bilancia?

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di Pablo .
14 dicembre 2018
21:04
Marco Siclari, Antonio Tajani e Francesco Cannizzaro
Marco Siclari, Antonio Tajani e Francesco Cannizzaro

Un fine settimana all’insegna di Forza Italia quello che si terrà in riva allo Stretto tra sabato e domenica. Sud e Calabria a volontà. Il nostro Riccardo Tripepi nel darne notizia le aveva definite “gemelle”, e infatti sono identiche nel tema e condividono lo stesso luogo, la sala Calipari del Consiglio regionale, hanno tutte due la stessa matrice politica azzurra, unica differenza i promotori. La prima è targata Marco Siclari, senatore, la seconda, invece, Francesco Cannizzaro, deputato. Per la verità sono diversi anche gli sponsor, Francesco Cannizzaro è sponsorizzato da Jole Santelli e Mario Occhiuto, mentre, è noto che, il giovane senatore Marco Siclari, è nelle grazie dell’attuale coordinatore nazionale di FI, Antonio Tajani. Ed è proprio quest’ultimo che assesta un colpo pesante, all’iniziativa di sabato, infatti, parteciperà anche il coordinatore nazionale azzurro.

 


Il presidente del Parlamento europeo ha poi fatto sapere che farà di tutto per fare un salto anche all’iniziativa di Cannizzaro ma, chiaramente, non fa mistero che il suo cuore batte per il giovane senatore azzurro. E a quanto pare il parterre del sabato azzurro di Siclari è assai pesante. Sono in tanti che hanno annunciato al giovane Siclari la loro presenza.  Big forzisti della prima ora ma  in rotta di collisione con la coordinatrice Santelli. In riva allo stretto sabato ci sarà certamente il senatore Piero Aiello, aspirante candidato catanzarese alla presidenza della Regione e, dunque, in competizione con lo stesso Mario Occhiuto, il quale, comunque, si sente candidato da tempo. A sostenere Marco Siclari e a dare il benvenuto al coordinatore nazionale ci saranno quasi certamente i fratelli Pino e Tonino Gentile. E ancora, i reggini Nuccio Pizzimenti e Nino Foti, il consigliere regionale catanzarese Baldo Esposito e il presidente del Consiglio comunale di Catanzaro Marco Polimeni.  Insomma una corposa delegazione e innegabilmente  di grande peso elettorale.

 

Sarà difficile per Francesco Cannizzaro, compensare la bilancia, d’altronde la presenza di Tajani fa pendere in maniera sproporzionata il bilico dalla parte di Siclari. Una situazione che certamente è fumo negli occhi per la stessa Santelli, già in marcia verso la sala Calipari in versione domenicale. Sulla convention azzurra di Cannizzaro ancora non si hanno dettagli certi sulla composizione  del parterre. Cannizzaro, infatti, ha imposto il riserbo più assoluto. Il colpo assestato dal collega parlamentare azzurro gli basta e avanza.

 

Se qualcuno non avesse mai assistito dal vivo al cosiddetto teatrino della politica, questa settimana può farlo in riva allo Stretto.  Se questi sono i presupposti prelettorali in vista delle regionali, il rischio che i protagonisti di questa querelle rimangano con un pugno di mosche in mano è molto alto. La percezione che arriva è quella che questo quadro politico, almeno così come lo abbiamo conosciuto in questi anni, sia destinato a frantumarsi. La sensazione che si respira è quella che nel centrodestra possa verificarsi da un momento all’altro qualcosa di politicamente così rilevante  che potrebbe mutare radicalmente il volto della politica in Calabria. La competizione Siclari/Cannizzaro, sembra, infatti, la metafora di una difficoltà palese del campo azzurro ad individuare e a portare il peso di una leadership vincente. Non sarà un caso se la candidatura più volte data per certa di Mario Occhiuto sia accolta con una levata di scudi da una parte consistente dell’area del centrodestra. Se a ciò si aggiunge poi il silenzio della Lega e la tiepidezza di FDI, forse, significa che  la vicenda  sia molto più complessa di come semplicisticamente la racconta la stessa Santelli.

 

E comunque, domani tutti in riva allo Stretto la rumba degli azzurri calabresi è appena iniziata, i ballerini sono in pista e dovranno ballare ancora per 12 lunghi mesi e, siccome la rumba è una danza sincopata afrocubana il cui fondamentale schema ritmico è costituito dalla ripetizione continuata, le ipotesi sono tre: vincere, ritirarsi oppure dare di matto.

 

Pablo

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