Con una lettera aperta, firmata dagli stessi lavoratori e dal rappresentante dello Slai Cobas Giovanni Patania, le maestranze dell'azienda specializzata nella lavorazione del tonno scrivono al presidente della Regione Calabria Mario Oliverio esortandolo, senza giri di parole, a "prendere a cuore" la condizione di "estremo disagio in cui versiamo con le nostre famiglie, considerato che ormai da quasi un anno siamo senza lavoro e non percepiamo stipendio".


Pur consapevoli che il presidente della Regione "non possiede la bacchetta magica per risolvere problemi e vicende umane che attanagliano la nostra terra", i lavoratori esortano Oliverio a condividere il loro dramma, anche in considerazione del fatto che ormai molti di loro per far fronte alle necessità della vita quotidiana si sono visti costretti a vendere le cose più care e finanche le fedi nuziali".


I lavoratori Marenostro ribadiscono comunque che "non assistenzialismo ma soltanto lavoro, lavoro vero chiediamo", auspicando altresì un cambio nella guida e nella gestione dell'azienda.


Con loro si schiera, ancora una volta, Pietro Giamborino, da sempre in prima fila al fianco dei lavoratori nelle innumerevoli vertenze che negli ultimi anni hanno infiammato la realtà produttiva del Vibonese. Il candidato alle primarie del centro sinistra per la corsa a sindaco della città di Vibo Valentia, nel ripercorrere le vicende di una "vertenza che per le sue particolari implicazioni sin dal primo momento si è appalesata particolarmente difficile ed ingarbugliata" ricorda come già nei mesi scorsi si era adoperato per un "fattivo intervento del prefetto Giovanni Bruno e, successivamente, dell'on. Enza Bruno Bossio che nella sua qualità di componente della Commissione parlamentare Antimafia si era subito attivata per approfondire l'esame delle carte che caratterizzano questa intricata vicenda".


Pietro Giamborino ribadisce comunque di "mantenere ancora alta l'attenzione sul dramma di questi lavoratori" e si impegna sin da ora ad attivarsi "una volta superato lo scoglio delle Primarie, con il presidente Oliverio per favorire al più presto l'incontro con una delegazione di lavoratori che vanno tranquillizzati con atti concreti e certo non possono rimanere nel limbo dell'incertezza in cui in questa in paradossale vicenda sono stati cacciati".