È quanto annuncia una nota della MetalsReborn, azienda del gruppo Engitec Technologies Spa, che la prossima settimana illustrerà il progetto di riconversione dell’area abbandonata da 10 anni per la creazione di uno stabilimento destinato alla produzione di zinco, ferro-lega e altre materie prime
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Eppur si muove. Il sito dell’ex Italcementi di Vibo Marina, enorme complesso industriale ormai dismesso da oltre 10 anni, potrebbe tornare a vivere. È quanto si deduce dalla nota con cui la MetalsReborn - azienda del gruppo lombardo Engitec Technologies Spa, con sedi in diverse parti del mondo – ha convocato una conferenza stampa nella sede di Confindustria Vibo per illustrare il progetto di riconversione del sito industriale abbandonato: «Il progetto - si legge nella nota - prevede un investimento complessivo di circa 70 milioni di euro che consentirà di recuperare gran parte dell’area un tempo occupata dal cementificio e di insediare una nuova realtà economica destinata alla produzione di zinco, ferro-lega e altre materie prime ricavate dalla trasformazione dei sottoprodotti delle acciaierie. Il processo produttivo si baserà su tecnologie avanzatissime a impatto zero, di cui si detiene il brevetto».
All’incontro con la stampa, fissato per mercoledì 15 novembre, prenderanno parte Rocco Colacchio, presidente di Confindustria Vibo, Oliviero Lanzani, amministratore unico della MetalsReborn, Francesco Manduca, advisor legale del progetto, e Gaetano De Pasquale, advisor economico.
«Nel corso della conferenza stampa – conclude la nota - verranno illustrati nel dettaglio il piano industriale, i processi produttivi e la ricaduta occupazionale diretta e sull’indotto».
Una notizia che giunge dopo la recente decisione di Baker Hughes - azienda di tecnologia per energia e industria che proprio a Vibo Marina, nei pressi del vecchio impianto Italcementi, ha un suo stabilimento (Nuovo Pignone) – di investire 60 milioni di euro nei prossimi anni per una nuova sede industriale nel porto di Corigliano Rossano. Una specie di botta e risposta tra colossi industriali in grado di risollevare le sorti economiche di interi territori.