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Il traffico ferroviario tra Cosenza e Paola non riprenderà in tempo per la festa di San Francesco, con buona pace dei fedeli. Perché Rfi da una parte ha trionfalmente annunciato alla stampa di aver terminato i lavori ripristino dei binari all’interno della galleria del Santomarco, dall’altra ha dimenticato di fornire ai magistrati la documentazione necessaria ad ottenere il dissequestro dell’opera: l’azienda si è limitata ad inviare, qualche giorno fa, un paio di paginette con il riepilogo degli interventi effettuati, impegnandosi a chiudere il cantiere entro il 30 aprile. Carta straccia insomma, lontana anni luce dai verbali attesi dalla procura con tanto di timbri e firme.
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Il dissequestro soltanto dopo le perizie tecniche
Prima di riaprire ai convogli servirà una valutazione tecnica che attesti la piena sicurezza della tratta. Quella sicurezza oggi tanto cara al colosso delle reti ferroviarie eppure così trascurata nel corso degli anni. Più volte il personale di Trenitalia aveva segnalato le condizioni malandate di quel tunnel ma c’è voluto un deragliamento per procedere agli interventi necessari. Qualcuno ha messo a repentaglio la vita di centinaia di viaggiatori affidandosi alla Dea bendata che in quella mattinata stava casualmente guardando nella direzione giusta. Sulle responsabilità il procuratore Pierpaolo Bruni ha fatto sapere che non concederà sconti, nel frattempo attende di ricevere non una lettera di intenti, ma una perizia valida in termini di legge, per riconsegnare l’infrastruttura e autorizzarne la messa in esercizio.
Salvatore Bruno
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