Giovedì le attività commerciali del capoluogo pitagorico si fermeranno per esprimere vicinanza ai dipendenti che da ieri hanno occupato l'aula consiliare dove sono riuniti in assemblea permanente. Previsto anche un presidio, chiesta la presenza di Occhiuto
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Giovedì prossimo, 27 giugno, le attività commerciali di Crotone chiuderanno dalle ore 12 per esprimere la loro solidarietà ai dipendenti della Abramo Customer Care che da ieri hanno occupato l'aula consiliare dove sono riuniti in assemblea permanente per tenere accesa l'attenzione su una vertenza occupazionale che mette a rischio 1.000 posti di lavori in Calabria di cui oltre la metà a Crotone. Questa mattina all'assemblea permanente dei dipendenti Abramo Cc hanno partecipato il presidente di Confcommercio Crotone Antonio Casillo, anche in rappresentanza di tutte le altre associazioni di categoria, e Cristina Perri, presidente dell'associazione terziario donne di Crotone.
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«Le associazioni - si legge in una nota dei dipendenti - hanno espresso massima solidarietà per la nostra vicenda e ci hanno confermato tutta la disponibilità e vicinanza su ogni azione che verrà messa in campo». È stato concordato di organizzare per giovedì 27 giugno un presidio dei dipendenti nella piazza del Comune con la temporanea chiusura delle attività commerciali dalle ore 12. L'eventuale chiusura della Abramo Cc ed il licenziamento di 600 persone, infatti, avrebbe un impatto negativo gravissimo per l'economia locale».
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«Ci aspettiamo ed auguriamo la presenza di tutte le istituzioni del nostro territorio, sindaco, consiglieri, assessori, presidente della Provincia, i parlamentari calabresi e soprattutto invitiamo alla partecipazione tutta la cittadinanza» scrivono i lavoratori che dal 30 giugno rischiano il licenziamento se Tim non proroga la commessa grazie alla quale l'azienda continua a sopravvivere seppure in amministrazione straordinaria. I dipendenti Abramo hanno chiesto anche «la partecipazione del governatore della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, che si è fatto promotore e portavoce della nostra protesta e che ci sta supportando in questa difficile vertenza».