Mimmo Lione, rappresentante dell'ente che riunisce le strutture calabresi esprime apprezzamento per l’attenzione che il Governatore sta dimostrando verso il comparto: «Adesso serve un passo avanti»
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«Il rilancio finalmente strategico dell’intero patrimonio delle terme storiche calabresi non può non passare dalla preliminare identificazione e valorizzazione di un vero e proprio piano industriale nel quale costruire una autentica capacità attrattiva e distintiva, sia in termini di contenuti e proposta unitaria di tutte le stazioni; sia soprattutto per disegnare o stimolare una ricettività interna o di prossimità (oggi purtroppo quasi inesistente) in grado di rispondere all’importante e sempre più esigente e qualificata domanda nazionale ed internazionale di turismo del benessere». È quanto ha sottolineato il Presidente della Giunta Regionale Roberto Occhiuto incontrando nella giornata di ieri (mercoledì 14 settembre), nella Cittadella Regionale a Catanzaro, una delegazione dei rappresentanti della Rete delle Terme Storiche di Calabria, guidata dal presidente Mimmo Lione, amministratore delle Terme di Galatro nel Reggino.
Insieme a Lione hanno partecipato e sono intervenuti all’incontro, promosso dallo stesso Governatore, anche Emilio Cataldi per le Terme di Caronte, Alberto Romano per le Terme Antonimina insieme al sindaco di Antonimina Giuseppe Murdaca e Gianpaolo Iacobini per le Terme Sibarite.
Aderendo agli stimoli ed alle proposte pervenute dal Presidente Occhiuto, i rappresentanti della Rete delle Terme Storiche di Calabria, costituitasi oltre un anno fa hanno espresso grande apprezzamento sia per la «disponibilità e sensibilità dimostrata dal Governatore, sia soprattutto per i contenuti e per la qualità del confronto sui quali la Regione Calabria intende proseguire per rendere più concreto e celere possibile il raggiungimento degli obiettivi messi sul tavolo».
«Siamo totalmente d’accordo con il Presidente Occhiuto – dichiara Mimmo Lione, presidente della Rete – quando sostiene e ribadisce l’esigenza di riempire di contenuti strategici, di indirizzi progettuali e di visione chiara del futuro l’importante risultato raggiunto della messa a fattor comune, per la prima volta nella storia regionale, delle diverse esperienze imprenditoriali del termalismo calabrese. Serve adesso un passo avanti – aggiunge – rispetto alla sola fotografia dell’esistente e dei gap attuali sui quali la Regione Calabria era e resta vicina per consentire al meglio la fase di ripartenza post-Covid in corso. Ma per crescere ed esplodere serve altro. Abbiamo quindi colto e fatto nostra la richiesta, motivataci dal Presidente, di lavorare come Rete ad un piano industriale di rilancio complessivo del comparto, sul quale coinvolgere da attore protagonista l’istituzione regionale. Che farà la sua parte».
«L’incontro, il primo della Rete della Terme Storiche di Calabria con il Presidente Occhiuto, è servito anche per presentare ufficialmente la attività e le iniziative messe in campo fino ad oggi dalla nuova associazione nata – ha spiegato Lione – anche e soprattutto per dare un volto unico sia al grande e prestigioso giacimento naturale di cui dispone e su cui deve investire meglio la nostra terra; sia per accompagnare in modo più consapevole e decisamente unitario il passaggio, ormai obbligato per le terme calabresi, da una visione esclusivamente sanitaria ad una proposta sempre più orientata al turismo del benessere e quindi alla destagionalizzazione dell’accoglienza territoriale».
«Ma per far questo - la Rete ha unanimemente condiviso l’esortazione del Presidente Occhiuto – serve avere e quindi progettare, realizzare e porre sul mercato una capacità ricettiva altamente qualificata, in grado di corrispondere alle attese ed alle richieste di un target termale che è sempre più esperienziale e medio-alto spendente.
«In totale sintonia con la Regione Calabria lavoreremo – annuncia e conclude Lione – ad un piano industriale di rilancio del termalismo calabrese insieme a Federterme, il cui Presidente Massimo Caputi ci ha già garantito ampia disponibilità a condividere impegni e obiettivi in questa direzione di sviluppo».