Una borsa di studio alla memoria di Matteo Vinci, il biologo calabrese ucciso dalla ‘Ndrangheta, lo scorso 9 aprile, a Limbadi. «Un gesto dall’alto valore simbolico, ma anche una misura di sostegno finanziario destinata alla ricerca scientifica, decisa e deliberata dall’Ordine Nazionale dei Biologi, per onorare la figura di un coraggioso e stimato collega», come ricordato dall’ordine stesso.


La borsa, del valore di 12mila euro, sarà destinata a biologi calabresi che si siano distinti, attraverso studi e pubblicazioni scientifiche su riviste nazionali o internazionali, nel campo delle scienze biologiche e biotecnologiche, con particolare riferimento all’ecosistema calabrese (terrestre e marino).


Potrà essere conferita a iscritti all’Ordine Nazionale dei Biologi, inseriti sia nell’elenco speciale, sia nell’albo professionale, senza distinzione di sezioni o settori di appartenenza, impegnati anche in attività di ricerca scientifica presso le università italiane, gli enti ospedalieri e di ricerca (pubblici e privati) o in strutture con esse convenzionate, che hanno realizzato progetti di ricerca inerenti al suddetto campo di studio.