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Un paese di vecchi lupi di mare. La pesca, per anni, principale fonte di guadagno per molte famiglie. Un mestiere tramandato di generazione in generazione e che adesso rischia di scomparire, almeno a Briatico, nel Vibonese dove ne sono rimasti solo quindici.
Pescatori che resistono nonostante le ristrettezze imposte dalla comunità europea e che da qualche tempo devono fare i conti anche con l’erosione costiera che ha danneggiato il molo. Le mareggiate di febbraio hanno infatti provocato il crollo di parte della banchina.
Nella piazzetta della marina, alle spalle dell’antica torre di avvistamento della Rocchetta, si radunano i reduci di questo antico mestiere per una protesta pacifica.
A farsi promotore del malcontento è Pino Albanese, presidente dell'associazione culturale-ambientale “Briatico Nuova” ed ex amministratore che si rivolge alle istituzioni locali: «Intervenire al più presto». Un grido d’allarme affinché s’intervenga con la massima urgenza, prima che altre mareggiate provochino danni irreparabili causando problemi alla spiaggia antistante, dove vengono tirate in secco le barche, dopo le battute di pesca.