Al Castello ducale di Corigliano Rossano si è tenuto un convegno dedicato al sostegno dell’accoglienza turistica di qualità in Calabria. L’evento, organizzato dalla Regione Calabria e Confindustria Cosenza, ha visto la partecipazione di numerosi imprenditori del settore, con l’obiettivo di informare sulle nuove misure di finanziamento destinate alla riqualificazione dell’offerta ricettiva.
Durante l’incontro è stata presentata una misura regionale che prevede oltre 50 milioni di euro per migliorare la qualità dell’ospitalità in Calabria. I fondi saranno destinati a hotel, b&b, case vacanze e strutture ricettive, con l’intento di adeguare i servizi alla bellezza del territorio e offrire ai visitatori un’esperienza all’altezza delle aspettative.
«L’accoglienza è un aspetto fondamentale per il turismo calabrese. Con questa iniziativa vogliamo dare un’opportunità concreta agli operatori del settore per investire nella qualità dei servizi», è stato sottolineato durante l’evento. Oltre al miglioramento dell’ospitalità, si sta lavorando per potenziare i collegamenti con la Calabria. È stato avviato un piano di riqualificazione degli aeroporti, con l’aggiunta di nuove tratte nazionali e internazionali, così da favorire l’arrivo di turisti da più parti d’Italia, d’Europa e del mondo.
«Per favorire la crescita del settore, il piano prevede finanziamenti a fondo perduto fino al 60% dell’investimento, consentendo così agli operatori di riqualificare le strutture esistenti e sviluppare nuove iniziative imprenditoriali. Complessivamente, gli interventi previsti dovrebbero generare investimenti per circa 110 milioni di euro sull’intero territorio regionale», ha affermato l’assessore regionale allo sviluppo economico e al turismo Rosario Varì.

Tempi rapidi per l’accesso ai fondi

Una delle principali criticità per gli imprenditori riguarda i tempi di erogazione dei finanziamenti. «Per garantire maggiore efficienza, la Regione Calabria ha affidato a Fincalabra la gestione delle istruttorie e delle erogazioni, riducendo i tempi di attesa. Un modello già sperimentato con il Fondo Calabria Impresa, che ha consentito l’erogazione delle risorse in tempi molto brevi, con le prime erogazioni avviate appena due mesi dopo l’apertura dello sportello». Il presidente della terza commissione delle attività formative Pasqualina Straface ha sottolineato come «alcuni comuni si stiano già attrezzando con dipartimenti specifici dedicati al turismo, fornendo assistenza e programmazione strategica per attrarre investimenti. Tuttavia, non tutte le amministrazioni hanno ancora adottato una visione chiara di sviluppo turistico. Esempi come Tropea e Diamante dimostrano che il turismo può diventare una risorsa economica attiva tutto l’anno, non limitandosi solo alla stagione estiva. Altre realtà, come Villapiana, Reggio Calabria e Vibo Valentia, stanno seguendo questa direzione con progetti di crescita mirati».

Il caso di Corigliano Rossano

Tra le città più grandi della Calabria, Corigliano Rossano è ancora in una fase iniziale per quanto riguarda lo sviluppo turistico. Secondo quanto riferito dalla Straface «il territorio avrebbe un grande potenziale, ma manca ancora una programmazione strutturata per trasformare il turismo in una vera opportunità economica. Non possiamo pensare che il turismo si sviluppi con due o tre eventi all’anno. Serve un piano organico, un lavoro continuo di promozione e infrastrutturazione per rendere il territorio più accogliente e competitivo», è stato evidenziato. Una delle principali criticità evidenziate è la necessità di migliorare i collegamenti.
«Il turismo, per crescere, ha bisogno di infrastrutture adeguate, e su questo fronte la Calabria sta facendo passi avanti, ha affermato il presidente di Confindustria Cosenza Giovan Battista Perciaccante. L’arrivo del Frecciarossa a Sibari, i progressi nei lavori della SS 106 e la riqualificazione degli aeroporti di Lamezia, Crotone e Reggio Calabria rappresentano un cambio di passo fondamentale. Anche il porto di Corigliano Rossano potrebbe diventare un punto strategico per l’incoming turistico. Il suo futuro, tuttavia, è ancora da definire, e sarà essenziale individuare un piano di sviluppo che lo renda un hub per il turismo crocieristico».
Confindustria Cosenza ha deciso di supportare attivamente le aziende del settore turistico, offrendo assistenza e promuovendo la conoscenza dei bandi disponibili. Il sostegno è rivolto sia alle imprese già attive che alle nuove realtà emergenti, con un’attenzione particolare alle micro e piccole imprese che spesso faticano a orientarsi nel mondo dei finanziamenti.

Turismo e sviluppo: le strategie per il futuro del territorio

Secondo il vicesindaco di Corigliano Rossano Giovanni Pistoia, in sostituzione del sindaco Flavio Stasi, «il turismo rappresenta una leva fondamentale per lo sviluppo economico e culturale del territorio, ma per farlo crescere è necessario andare oltre le parole e trasformare i progetti in azioni concrete. L’amministrazione, pur nei limiti delle proprie competenze, sta lavorando su progetti di recupero e valorizzazione del centro storico, cercando di attrarre finanziamenti europei per il restauro di beni culturali e la promozione di percorsi turistici tematici. Uno degli obiettivi è riorganizzare l’identità dei centri storici, che non possono essere semplicemente riproposti come in passato, ma devono adattarsi ai mutamenti economici e sociali. Tra le iniziative in corso, c’è il progetto legato alla figura di San Nilo, che collega Corigliano Rossano e Grottaferrata, un esempio di come il turismo religioso possa essere un ulteriore motore di sviluppo».

Superare le divisioni politiche per il bene comune

Uno dei nodi centrali della discussione è l’importanza della collaborazione istituzionale, al di là delle appartenenze politiche. Se da un lato la Regione Calabria è guidata da un’amministrazione di centrodestra, Corigliano Rossano ha un’amministrazione di centrosinistra. «Questo potrebbe rappresentare un ostacolo nella programmazione di interventi condivisi, ma per il turismo e lo sviluppo del territorio è fondamentale superare ogni tipo di divisione politica», chiosa Pistoia. «L’obiettivo deve essere individuare un bene comune che vada oltre le differenze ideologiche, per portare avanti progetti concreti in grado di migliorare la qualità dell’accoglienza e favorire nuovi flussi turistici. Solo con perseveranza e senso di collettività, il settore turistico potrà diventare una risorsa stabile per il territorio». Durante l’incontro sono stati rilevanti due punti importanti: la necessità di essere più elastici con il Durc (documento unico di regolarità contributiva) e l’esclusione dai bandi dei b&b a conduzione familiare e senza partita Iva. Su questi due punti la Regione è irremovibile. All’evento, coordinato da Lenin Montesanto, ha preso parte telematicamente l’assessore regionale Giovanni Calabrese.