Dalle prime ore del mattino sulla strada statale 18 il traffico è scorrevole ma ininterrotto. Gli stabilimenti balneari hanno ripreso a lavorare a pieno ritmo e sono pronti ad accogliere i turisti che qui però sono già arrivati da qualche settimana
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Sulla strada statale 18 - Tirrena inferiore il traffico è scorrevole ma costante da questa mattina presto. La fila è sulla corsia in direzione sud, quella che conduce in ogni angolo della Calabria e apre le porte a mare, sole e divertimento dopo un anno di impegni e cose di fare, magari di fretta e spesso contro voglia. Il primo week end di luglio è quello che, a tutti gli effetti, segna ufficialmente l'inizio della stagione turistica calabrese che si fermerà, pandemia permettendo, soltanto a fine settembre.
L'estate in "anticipo"
A dire il vero, lunga la costa tirrenica cosentina, nel tratto che va da Tortora a Belvedere Marittimo, l'estate arriva sempre un po' prima rispetto al resto d'Italia, perché qui, tra un tuffo dall'isola Dino e un bagno ai piedi di Torre Talao, negli anni '80 si è verificato un fenomeno che ancora oggi conserva i suoi effetti. In quel periodo, come nel resto dello Stivale, si registrò un enorme boom economico.
Quindi, se da un lato i residenti avevano soldi a sufficienza per costruire appartamenti velocemente, anche grazie alle concessioni edilizie "facili", dall'altro i turisti, prettamente provenienti dalla Campania, ne avevano altrettanti per contrattare e comprare altrettanto velocemente.
Così, in questo lembo di terra le case che sorgono sul territorio sono in maggioranza seconde case, in larga parte di proprietà di turisti che ogni anno raggiungono l'alto Tirreno fin dai primi giorni di giugno fino a fine settembre. Il caso più eclatante è quello di Scalea, che a fronte di una popolazione di circa 11mila abitanti registra nel suo Comune ben 23mila appartamenti, che durante l'estate ospitano circa 200mila persone.
Strutture ricettive all'insegna del benessere e del divertimento
Ma non sono solo i proprietari di seconde case a prendere d'assalto la Riviera dei Cedri. Lo dimostra la presenza di centinaia di strutture ricettive, che ogni anni accolgono decine di migliaia di turisti provenienti da ogni angolo d'Italia. Già da questa mattina, gli stabilimenti balneari hanno ripreso a lavorare a pieno ritmo, dando il via a servizi di animazione per adulti e bambini, passando per i giochi di intrattenimento e ogni sorta di comodità.
L'entusiasmo di turisti e commercianti
Facendo una passeggiata nei pressi della spiagge, ci si accorge di come l'entusiasmo sia alle stelle e di come si venga accolti da musica e sorrisi.
Gli imprenditori balneari hanno rivisto la luce dopo un avvio un po' a rilento e mesi di incertezza, i turisti si sono finalmente lasciati alle spalle un anno a dir poco pensante, costellato di paure e di angosce. Il mare, poi, è straordinariamente cristallino e l'acqua, dicono i villeggianti, è calda come quella di una piscina. «Speriamo - dice il titolare di un lido - che sia un'estate all'altezza delle aspettative».
Cosa visitare
Difficile elencare i posti da elencare nel Tirreno cosentino senza incorrere nell'errore di dimenticare qualcosa di importante. Da Tortora ad Amantea c'è una miriade di paesaggi, grotte, musei, parchi e bellezze mozzafiato da vedere almeno una volta nella vita. Si va dal Museo di Blanda a Tortora, all'isola Dino di Praia a Mare, cittadina che ospita anche il suggestivo santuario della Madonna della Grotta.
Ad Aieta, 11 chilometri più su del livello del mare, si può assaggiare aria fresca e cucina tipica, ma anche fare una visita all'imponente Palazzo Rinascimentale. Passando per San Nicola Arcella non si può fare a meno di segnalare l'Arcomagno, benché al momento il sentiero che conduce nella spiaggia considerata tra le più belle al mondo presenti problemi di sicurezza.
C'è poi Scalea, con le sue spiagge e il centro storico, Santa Maria del Cedro con il parco archeologico di Laos e la produzione di cedri unica nel suo genere, Diamante con i suoi murales, Belvedere Marittimo con il suo castello aragonese, protagonista anche nell'Italia in miniatura.
Interessante anche la zona collinare, con la sua storia e le sue tradizioni, pertanto vale la pena visitare Santa Domenica Talao, Orsomarso, Verbicaro, Grisolia, Maierà e Buonvicino, con le loro cascate, fiumi e parchi naturali. A Sangineto e Buonvicino, nella frazione marina di Cittadella, ci si diverte fino a tarda notte, a Cetraro, invece, ci si può godere un aperitivo innanzi all'incantevole porto.
Si prosegue verso Acquappesa, nota per lo scoglio della Regina, e Guardia Piemontese, famosa per la tradizionale cultura occitana. Ci sono ancora Fuscaldo, Paola e San Lucido, dove si può girare tra i vicoletti in Ape car, ma anche Fiumefreddo Bruzio, Falconara Albanese, Belmonte Calabro, Longobardi e infine Amantea, tutti posti in cui fare il bagno, soprattutto al tramonto, regala sensazioni uniche.
Le cinque bandiere blu
Quest'anno i turisti avranno un motivo in più per scegliere la Riviera dei cedri. Sono ben cinque le località balneari insignite della Bandiera blu: Tortora, Praia, San Nicola Arcella, Santa Maria del Cedro e Diamante. Il prestigioso vessillo è un riconoscimento assegnato dalla Fee (Foundation for Environmental Education), l'organizzazione che premia le località costiere europee che soddisfano la maggior parte degli oltre trenta criteri di qualità relativi a parametri delle acque di balneazione e al servizio offerto, tenendo in considerazione ad esempio la pulizia delle spiagge e gli approdi turistici. La città di Cetraro, invece, vanta la bandiera blu per il porto cittadino. Il progetto "Riviera blu", partito cinque anni fa, è un'idea del consulente finanziario Antonino De Lorenzo, il quale si dice certo che da qui ai prossimi dieci anni tutte le località balneari della costa avranno i requisiti per il riconoscimento della bandiera blu.
Sole, mare e... qualche chiazza di troppo
Nonostante l'impegno dei sindaci del territorio per risolvere l'annosa questione dei depuratori malfunzionanti e la pioggia di milioni di finanziamenti degli ultimi tempi, il Tirreno cosentino ancora oggi deve fare i conti con chiazze verdi e marroni che spesso vengono immortalate in mare da turisti e residenti.
Fioritura algali a parte, favorite dalle alte temperature, si tratterebbe di sversamenti abusivi, perpetrati dai privati, ma anche di guasti ai depuratori che non reggono lo spropositato aumento di presenze nelle stagione estiva, nonché di comportamenti scellerati dei singoli che usano le spiagge come discariche a cielo aperto. A tal proposito, di recente le associazioni ambientaliste stanno conducendo una martellante campagna di sensibilizzazione a tutela del mare e i benefici risultano già evidenti.
I turisti: «La Calabria è meravigliosa»
Sulle spiagge è tutto un tripudio di risate e musica. Sulla riva c'è chi prende il sole per dorare la pelle, chi gioca a ping pong e chi semplicemente si fa una pennichella. Tutti, però, pensano la stessa cosa: la Calabria è una delle regioni più belle d'Italia e non solo.
Ma ad attrarre qui i turisti sarebbe anche un altro fattore, ossia il buon rapporto tra qualità e prezzo. Dalle case ai ristoranti, passando per stabilimenti balneari e saloni di bellezza, palestre e centri estetici, ce n'è davvero per tutte le tasche.
«Siamo in cinque - ci dice una donna mentre prende la tintarella - e ovviamente dobbiamo limitare le spese, ma grazie ai siti internet e alle pagine social riusciamo a capire quando e dove andare per non spendere un occhio della testa». Basta scegliere in base alle esigenze e ai servizi.
«Siamo qui da una settimana e siamo stati due volte al ristorante per mangiare del pesce. Nel primo abbiamo pagato di meno, nel secondo abbiamo speso un po' di più ma, per esempio, ma eravamo praticamente sulla spiaggia, cullati dalle onde del mare». Altri servizi, stessa storia. «Sono andata dalla parrucchiera sotto casa - dice un'altra donna - e ho pagato 10 euro per una piega. Leggermente un po' più caro di quanto spendo nella mia città, Napoli, ma è un prezzo accettabile per chi vuole rimanere in ordine anche in vacanza». E se si vuole rimanere in forma? «Appena arrivato mi sono iscritto in palestra per proseguire il mio allenamento - confessa un aitante giovanotto - e ho trovato gentilezza e professionalità. Un istruttore di fitness mi ha subito messo a mio agio costruendomi un percorso personale, fatto su misura per me. Ho dovuto solo scegliere se pagare mensilmente o per ogni singola lezione. Per il resto mi sono sentito a casa».
Spiagge per tutti
Benché ancora non sia prassi diffusa, è possibile trovare diversi lidi che accolgono gli amici a quattro zampe, così da non doverli lasciare soli, a soffrire di afa e solitudine. Le spiagge, poi, sia quelle pubbliche che private, sono accessibili proprio a tutti. Sempre più operatori balneari scelgono di installare nelle proprie strutture le pedane che consentono il passaggio delle carrozzine e conducono fino alla riva. Il servizio di accessibilità è uno dei requisiti fondamentali per le località che ricevono la bandiera blu e sono sempre di più i tratti di spiaggia libera che presentano pedane in vari punti della costa. Perché la felicità è un diritto di tutti e l'estate è quel periodo dell'anno che più si avvicina al concetto.