Tropea, il porto in overbooking: tappa obbligata per yacht di lusso

L’infrastruttura si conferma punto di riferimento nel Sud Italia per imbarcazioni di livello: +200% rispetto al 2018 di natanti sopra i trentacinque metri

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di Alessandro Stella
12 agosto 2019
11:16

Il porto di Tropea è in overbooking. Che tradotto in italiano significa che scoppia di salute. E di imbarcazioni. I pontili della prestigiosa infrastruttura sono infatti pieni di barche e yacht di lusso, pronti a usufruire dei numerosi servizi messi in campo dalla nuova gestione.

Per il mese di agosto si registrano numeri da record: +130% di transiti rispetto allo scorso anno e, nello specifico, +200% di passaggi di super yacht, le imbarcazioni di lusso al di sopra dei 35 metri.



Un risultato incredibile, che rilancia lo scalo tra le mete preferite dei diportisti nel Meridione, e che ha un nome ben preciso: Vincenzo Aristide Di Salvo, amministratore delegato della società Porto di Tropea, imprenditore dalle idee chiare e innovative, che ha voluto sin dall’inizio innalzare il livello di una location tra le più belle d’Italia.


«È una notizia molto positiva che conferma le ottime performance del turismo d’eccellenza in Calabria – ci dice -. Per la prima volta dall’attuazione del piano industriale abbiamo riscontrato ottimi feedback della clientela che ricerca il servizio e la qualità dello stesso. I numeri parlano chiaro e questo vuol dire che il porto di Tropea sta diventando una tappa obbligata per le imbarcazioni di lusso nel basso Tirreno, quasi incuriosite dal nuovo porto: molti natanti diretti alle Eolie li vediamo poi rientrare per godere dei servizi e dell’esclusività del Marina village. E questo ci riempie di soddisfazione perché l’idea iniziale era proprio questa: far sapere che a 30 miglia dalle Eolie si può trovare una infrastruttura tra le migliori d’Italia».


Questo gioiello incastonato ai piedi della rupe conta il tutto esaurito sia per imbarcazioni stanziali che per i transiti, con 75 unità al giorno che fanno rotta verso la città d’Ercole, invogliati anche dai nuovi servizi offerti: «Abbiamo attivato il nostro market – spiega Di Salvo - che sta dando ottimi risultati avendo prodotti che soddisfanno tutti i target di clientela. Molte imbarcazioni che non sono in direzione di approdo nel Marina entrano lo stesso per fare cambusa e poi ripartire».


E, tra questi, non mancano neppure le personalità di spicco: «Sono molti i vip che hanno ormeggiato e continuano a ormeggiare al porto di Tropea – continua l’ad -. Ovviamente per motivi di privacy non possiamo rivelare i loro nomi, ma vi assicuro che vip e alta finanza internazionale passano da qui o si appoggiano alla struttura per service di bordo restando in rada».


Un risultato che, secondo il ceo, «ci deve spingere a fare meglio perché anche l’entroterra deve essere pronto a ricevere una domanda così qualificata, quindi è assolutamente necessario che tutta l’infrastruttura territoriale sia pronta a governare queste richieste di livello».


Numeri importanti che fanno capire come il turismo nella Perla del Tirreno stia cambiando volto e, anche grazie al porto, potrebbe virare decisamente verso il lusso. Un treno da prendere al volo senza tentennamenti. Anzi, uno yacht.

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