Quattordici aziende vinicole calabresi portano i loro vini Dop e Igp nel cuore del padiglione Italia, tra vitigni autoctoni e tradizioni secolari
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Dopo Bruxelles e Berlino, la qualità del made in Calabria continua il suo percorso di valorizzazione anche a Parigi per il Wine Paris 2025, la manifestazione fieristica tra le più importanti al mondo dedicata ai professionisti del settore wine & spirits.
All'evento, che restituisce uno spaccato interessante del mondo enologico mondiale, prende parte anche la Regione Calabria, presente al padiglione 6, nel cuore dello spazio dedicato all’Italia.
«L’area Calabria è stata curata nel minimo dettaglio in sinergia tra Assessorato all’Agricoltura Regionale e Arsac - sottolinea Michelangelo Bruno Bossio, responsabile promozione Arsac -, con uno stand dedicato alle nostre aziende vinicole, che si distinguono per le produzioni Dop e Igp.
Abbiamo 14 aziende che rappresentano il meglio della produzione regionale. Anche quest’anno -prosegue Bruno Bossio- siamo riusciti a fare tanto grazie al supporto dell’assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo e alla senatrice Fulvia Caligiuri, direttore generale Arsac. Vogliamo continuare a dimostrare che le nostre produzioni non sono seconde a rispetto a nessuno, e ci stiamo riuscendo.
Evento di rilievo internazionale
Il Salone di Parigi vede la partecipazione di oltre 4.000 espositori provenienti da 48 Paesi e accoglie più di 35.000 visitatori. Una finestra senza dubbio prestigiosa per i produttori. Tra questi, Gianluca Ippolito dell’azienda storica “Ippolito 1845” che, ai nostri microfoni, ha rimarcato l’importanza dell’opportunità parigina: «Ci auguriamo di avere anche quest’anno un ampio consenso da visitatori e buyer. Da Cirò Marina a Parigi per far conoscere al resto del mondo la nostra azienda che è ormai alla quinta generazione. Produciamo vini di territorio fatti da vitigni autoctoni quali il Gaglioppo, il Greco Bianco, il Pecorello, il Greco Nero e il Calabrese. Cerchiamo di puntare alla qualità per poterla vendere ed esportare nel resto del mondo».