L'assessore assicura: «Vogliamo arrivare in tempi brevi alla definizione del percorso lavorativo di ognuno dei 4 mila tirocinanti calabresi»
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«La Giunta della Regione Calabria, nelle ultime riunioni, ha approvato due importanti provvedimenti per affrontare in maniera incisiva l’annosa vicenda dei tirocinanti di inclusione sociale calabresi». Lo riporta una nota della Regione nella quale si legge: «Su proposta dell’assessore al Bilancio, Marcello Minenna, è stato deliberato l’incremento della dotazione finanziaria per far fronte alle esigenze finanziarie in seguito al provvedimento normativo nazionale che ha disposto la proroga, di altri 12 mesi, del termine per la realizzazione di Tirocini di inclusione sociale».
Nello specifico, «è stata approvata la variazione del vigente piano finanziario del Poc 2014-2020 articolato per linee di azione, approvato precedentemente dall’Esecutivo. La proposta di incremento, per l’importo complessivo di euro 8.258.800, 00, riguarda la dotazione della linea di azione 8.5.1. sulle misure di politica attiva, con particolare attenzione ai settori di maggiori prospettive di crescita come, ad esempio, la green e la blue economy, i servizi alla persona, i servizi socio-sanitari, la valorizzazione del patrimonio culturale e ambientale».
Nella riunione di oggi, su proposta dell’assessore al Lavoro e Formazione professionale, Giovanni Calabrese, la Giunta ha stabilito di dare ulteriori indirizzi al Dipartimento Lavoro per l’individuazione di misure di accompagnamento per la chiusura dei percorsi di tirocinio. Nel dettaglio, «le indicazioni approvate dall’atto deliberativo riguardano la definizione di una misura che preveda il riconoscimento di un sostegno economico da destinare ai soggetti che hanno compiuto il sessantesimo anno di età e che non hanno diritto alla misura nazionale dell’Assegno di inclusione (Adi). Per gli under 60, si stabilisce, inoltre, di definire misure di politica attiva del lavoro per l’inserimento lavorativo attraverso la ricognizione presso i Comuni della disponibilità ad assumere, nonché attraverso la definizione di un progetto pilota che preveda la possibilità di utilizzare di tali soggetti per l’attuazione di percorsi di sostegno e accompagnamento finalizzati al supporto a persone con bisogni di cure sanitarie».
«C’è un grande impegno da parte della Regione sulla problematica dei tirocinanti di inclusione sociale e sul più ambio bacino del precariato in Calabria. Ora – ha sottolineato l’assessore regionale al lavoro e alla Formazione professionale Giovanni Calabrese – sulla base del provvedimento normativo nazionale, che ha disposto la proroga del termine per un altro anno per la realizzazione dei Tis e per cui abbiamo già individuato 30 milioni di euro, come Giunta Occhiuto, abbiamo deliberato un aumento delle risorse di oltre 8 milioni di euro. Partendo da ciò vogliamo arrivare in tempi brevi alla definizione del percorso lavorativo di ognuno dei 4 mila tirocinanti calabresi».
«C’è un confronto costante al tavolo romano con il ministro della Funzione Pubblica, il ministro del Lavoro e i rispettivi tecnici ministeriali. Insieme, con i dipartimenti regionali al lavoro e alla Programmazione, abbiamo tracciato un percorso, condiviso anche con il ministro della Funzione pubblica, che prevede – ha specificato infine l’assessore Calabrese – una serie di azioni che comprendono incentivi agli enti locali e alle aziende pubbliche per la loro riassunzione, assegni di inclusione sociale per gli over 60, forme fuoriuscita volontaria, voucher. Stiamo lavorando, con un impegno a 360 gradi, per trovare, senza illudere nessuna una soluzione definitiva per chiudere una vicenda che va avanti ormai da troppo tempo».