Nessun passo in avanti nella vertenza dei lavoratori definiti “invisibili” dall’USB. «In 7mila aspettano proroghe e contrattualizzazioni»
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Lunedì 11 ottobre a Catanzaro i tirocinanti calabresi torneranno in piazza per reclamare i loro diritti. La nuova mobilitazione segue le altre che, tra Cosenza e il capoluogo di regione, nei mesi scorsi hanno animato la battaglia di quanti attendono la regolarizzazione dei contratti di lavoro. L’Unione Sindacale di Base (USB) li definisce lavoratori invisibili e sono 7mila. Di questi, circa 4500 prestano servizio presso i comuni: sono i cosiddetti TIS (Tirocini di Inclusione Sociale). Il resto svolge la propria attività nelle sedi locali dei Ministeri di Giustizia, Istruzione e Beni Culturali, pertanto in tribunali, scuole, biblioteche e musei.
Tirocinanti Calabria, il sindacato: «Fatte solo parole»
«In questa campagna elettorale da destra a sinistra hanno dispensato idee, progetti e tante parole inutili a favore dei 7000 lavoratori invisibili sui quali si regge la pubblica amministrazione calabrese». Ad affermarlo è l’USB che sta seguendo da vicino l’evolversi della vicenda. Il sindacato spiega come, annusando la possibilità di una nuova mobilitazione, le parti chiamate in causa annunciarono un tavolo di discussione a Roma. È stato utile - evidenziano - unicamente a fingere interesse e passi in avanti nella vertenza. Propaganda da campagna elettorale. Ad oggi non vi sono stati punti di avanzamento, è palese che ognuno attende l’esito delle elezioni per poi muoversi in una o nell’altra direzione».
«I soldi per i tirocinanti calabresi ci sono»
Ad oggi ci sono stati diversi incontri interlocutori, ma nessuno ha portato alla svolta tanto auspicata. «Un fatto è chiaro, i soldi per la proroga dei TIS e per contrattualizzare i ministeriali ci sono - continua l’USB - . Siamo coscienti del fatto che solo la nostra mobilitazione può portare a soluzioni concrete. È per questo motivo che, a prescindere da chi sarà il vincitore delle elezioni regionali in Calabria, per l’11 ottobre indiciamo una manifestazione regionale affinché si sblocchi la proroga dei TIS, si prospetti l'uscita definitiva dal precariato e si passi alla fase operativa per chi è impegnato nei ministeri, approdando alla tanto agognata contrattualizzazione».
Le richieste dei tirocinanti Calabria
Nel corso dello sciopero verranno ribaditi i cinque punti su cui si poggia la vertenza in atto: l'immediato avvio della proroga; il rispetto della tempistica di pagamento; che non siano gli enti ospitanti a gestire i tirocinanti ma la Regione Calabria; massimo impegno da parte della Regione Calabria a tutela dei tirocinanti; l'avvio del bando per i tirocinanti ministeriali. L'obiettivo finale a medio termine è la stabilizzazione dei 7mila.