Dal primo dicembre 2017, per effetto di una delibera della giunta regionale per come previsto dalla Legge 35 del 31.12.2015, aumenterà il costo dei biglietti di bus e treni acquistati a bordo. Pendolari si troveranno a pagare di un euro in più sul bus, in alcune fasce chilometriche, ( esempio gli studenti da Catanzaro a Cosenza e viceversa, che non trovano dove acquistare il biglietto prima di salire a bordo si troveranno una tariffa che 4,60 passa 5,60 ) - mentre sul ferrato l’aumento sarà di 2,50.

 

È quanto denuncia il coordinamento regionale dell’Usb, l’Unione sindacale di base che incalza il Governo regionale: «Prima hanno dismesso tutte le stazioni e le postazioni dove acquistare i biglietti per le autolinee regionali e trasporti ferrati, poi la regione Calabria “attenta” ai problemi sociali dei cittadini, dei lavoratori e degli studenti, dispone l’aumento del biglietto acquistato a bordo. In una Calabria – continia ancora il sindacato - dove tutti gli indicatori economici e sociali la consegnano all’ultimo posto rispetto alle regioni degli Stati dell’intera Unione Europea, succede che allo scopo di realizzare l’incremento dei ricavi da traffico per i concessionari dei servizi di TPL la Regione massacra le famiglie calabresi. Tutto ciò indiscriminatamente e che non tiene conto se dove il cittadino risiede ci sia o meno un punto vendita e quindi la possibilità di acquistare il biglietto in tempo utile per accedere ai servizi».

 

Per l’Unione sindacale di base ci sarebbe un altro “paradosso” in quanto «la L. 35/2015 sarebbe promossa senza copertura economica relativa alle agevolazioni tariffarie di cui tutti i cittadini ancora non sono informati. Un’ennesima beffa che ricade sui cittadini».