L'evento formativo dell'Asp di Cosenza ha affrontato il problema dell'alto tasso di infortuni nel settore, puntando l'attenzione sul corretto utilizzo dei dispositivi
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L'agricoltura, essendo uno dei settori a maggior rischio per la salute e la sicurezza sul lavoro, ha richiesto un focus speciale attraverso il recente evento formativo "La sicurezza delle macchine e delle attrezzature agricole". Organizzato dall'Asp di Cosenza, in collaborazione con il Servizio di Prevenzione Igiene e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro (Spisal) e l'Area della Prevenzione e della Vigilanza – Settore 1, questo incontro si è svolto presso una nota azienda agricola del posto.
L'obiettivo principale dell'evento è stato promuovere l'impiego di mezzi agricoli sicuri e all'avanguardia tecnologica attraverso misure formative e preventive. Il corso, inserito nel Piano Regionale di Prevenzione 2020/2025, ha coinvolto medici e tecnici della prevenzione Spisal della regione Calabria, operatori di vigilanza tecnica dell'Itl della Calabria, consulenti tecnici di associazioni di categoria e una rappresentanza di Rls. Un aspetto importante affrontato durante l'evento è stata l'elevata frequenza degli infortuni nel settore agricolo, spesso causati da un uso incauto delle attrezzature. L'analisi ha evidenziato che molte di queste tragedie sono legate al mancato o cattivo utilizzo dei dispositivi di sicurezza sulle macchine agricole.
La giornata formativa è stata inaugurata da Maria Teresa Marrapodi, direttore dello Spisal dell'Asp di Cosenza, mentre i saluti istituzionali sono stati affidati a Martino Maria Rizzo, direttore sanitario Asp Cosenza, e a Ugo Cavalcanti, direttore del dipartimento di prevenzione Asp Cosenza. Tra i relatori: Leonardo Lione, già responsabile dell'area della prevenzione sanitaria e vigilanza dell'Asp di Cosenza; Giorgio Di Leone, direttore Spresal Asl Bari, Domenico Papaleo e Lorenzo Iuliano della Federazione Nazionale Costruttori delle macchine per l'agricoltura, Leonardo Vita, ricercatore dell'Inail, e Francesco Lucia, dirigente del settore n.4 "Igiene e Sanità Pubblica" del dipartimento Tutela della Salute e servizi socio sanitari.