Punta a fare chiarezza sulle assunzioni del personale per passeggeri a ridotta mobilità (prm) la Sacal alla luce dei ripetuti attacchi dopo l'esternalizzazione del servizio da parte dei sindacati e in particolare della Filt Cgil.

La società aeroportuale ricorda come durante l'incontro tenutosi lo scorso 21 luglio la stessa Sacal e le parti sociali abbiano delegato Confindustria a porre un quesito e, quindi, ad interrogare l'Inl (Istituto nazionale del lavoro) regionale in merito a delle circolari sull'argomento. Ma, se l'accordo era questo, spiega Sacal in una nota, la Filt Cgil avrebbe invece proceduto in autonomia «omettendo dati rilevanti ai fini stessi dell’ottenimento del parere che risulta, pertanto, viziato nella forma e nella sostanza».

«In particolare il parere espresso dall'Inl regionale risponde affermativamente a un quesito sostanzialmente diverso rispetto alla vicenda del personale stagionale addetto al servizio Prm della Sacal Spa. Ed infatti - fa notare Sacal - in costanza della fruizione della Cig (ed in particolare della Cigd Covid19 attivata dal 21.04.2021), Sacal non ha avuto lavoratori a tempo determinato assunti nell'area prm in deroga all'art. 20 del job act».

«Il parere, pertanto, non fuga i dubbi in merito alla possibilità di assumere lavoratori stagionali (con pregressi rapporti di lavoro stagionale), che non erano in forza aziendale alla data di attivazione della Cigs - conclude la società aeroportuale - senza incorrere nei divieti di cui al citato art. 20 del job act».

Insomma, la questione non sarebbe affatto conclusa e la Sacal rimane in attesa di un parere da parte dell'Istituto del lavoro che risponda ad un quesito correttamente formulato.