VIDEO | Non trovano pace i dipendenti dell’ente che hanno manifestato davanti alla Prefettura: «Se la situazione non si sbloccherà, c’è il rischio che tale condizione si protragga fino a marzo»
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Non trovano pace quei lavoratori del consorzio di bonifica di Cosenza che attendono addirittura da luglio l’erogazione di uno stipendio. Con l’avvicinarsi del Natale, la sensazione di pagare le conseguenze di inefficienze altrui si fa più forte: è per questo che stamattina hanno organizzato un sit-in all’esterno della Prefettura, con la speranza di incontrare Vittoria Ciaramella. Una delegazione di loro, insieme alle sigle sindacali che per l’occasione sono tornate fianco a fianco nel rivendicare i diritti dei loro iscritti, è riuscita ad interloquire con la vicaria Rosa Correale e col dottor Di Martino. Fornendo un quadro della drammatica situazione, si è deciso di tentare la strada del dialogo con la commissaria del Consorzio di Cosenza, la dottoressa Sangiovanni, e con la banca che non sblocca i pagamenti.
«Sì, perché il problema non è di pignoramento, ma riguarda i rapporti tra la banca tesoreria del consorzio e il consorzio stesso. La banca, a nostro avviso, ha usato degli eccessi nel tutelare le proprie esposizioni ed ha bloccato le spettanze dei dipendenti che sono in grande difficoltà». A parlare è Antonio De Gregorio, segretario provinciale della Uila, che aggiunge: «Se le problematiche relative ai forestali sono state risolte con il trasferimento a Calabria Verde, restano in piedi quelle dei cosiddetti bacini meridionali. Sono immutati quelli dei due compartiti consortili veri e propri e dell’ex Arrsa che lavorano sull’Altopiano silano».
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Aria di proteste
I lavoratori al verde sono circa 55 e domani hanno annunciato una nuova protesta, sempre a Cosenza, presso la filiale della BCC Mediocrati. «Paga sempre l’anello debole della catena – dice Battista Nicoletti, segretario Flai Cgil di Cosenza -. Anni di cattiva gestione, hanno portato il consorzio ad avere un debito con la banca di 2,3 milioni. Tutte le risorse stanziate per i lavoratori vengono trattenute dalla tesoreria. Se la situazione non si sbloccherà, c’è il rischio che lo status quo si protragga fino a marzo. Il nuovo consorzio unico non sta nascendo con i migliori presupposti. Noi chiediamo che la Prefettura interceda con il direttore dell’istituto bancario ed autorizzi perlomeno il pagamento di parte degli stipendi».
In attesa di stipendi da luglio
Sindacalisti e lavoratori hanno appreso ieri le dimissioni di Fabio Borrello rassegnate a Roberto Occhiuto. Il presidente della Regione Calabria lo aveva individuato lo scorso agosto quale commissario straordinario del costituendo Consorzio unico di Bonifica. Il suo ruolo era quello di traghettatore per la messa in liquidazione dei consorzi territoriali e la nascita del nuovo ente. Adelina D’Acri, delegata dalla Fai Cisl Calabria non ci gira intorno. «Ci ha spiazzati – ha concluso -. Pensavamo che dal primo gennaio qualcosa migliorasse, invece siamo abbandonati a noi stessi. Siamo senza spettanze da luglio nonostante continuiamo imperterriti a svolgere le nostre funzioni. In passato c’è stata sicuramente una mala gestione, ma anche la Regione ha delle responsabilità alle quali non si può sottrarre».