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La ricapitalizzazione Sacal si farà. Parola del governatore Mario Oliverio che non ha dubbi sul futuro degli aeroporti calabresi. Nonostante il bando per l’acquisto delle quote riservate agli Enti pubblici sia scaduto lo scorso 31 ottobre senza il deposito di alcuna offerta, il presidente della giunta ha confermato in pieno la linea dell’ex Prefetto De Felice.
A prescindere dai formalismi e dai passaggi burocratici, secondo Oliverio, ci sarà un nuovo slancio per gli scali aeroportuali calabresi grazie a nuovi interventi regionali e anche al contributo di altri soggetti pubblici, a partire dalla Città Metropolitana di Reggio Calabria.
«Sicuramente la Regione darà il proprio contributo, così come lo faranno la Città Metropolitana e gli Enti locali di Crotone. La ricapitalizzazione non è stata realizzata adesso soltanto per un problema solo amministrativo che non è insormontabile, ma sarà fatta. E sicuramente – specifica Oliverio - vedrà il concorso dei soggetti pubblici che devono irrobustire la società unica degli aeroporti calabrese».
Su Crotone risparmio da un milione e duecentomila euro
Il governatore ha poi fornito garanzie in ordine alla imminente riapertura dello scalo crotonese. «L’aeroporto di Crotone per il quale abbiamo ottenuto l’esenzione degli oneri relativi alla torre di controllo. Una cifra importante che è pari a circa 100mila euro al mese e quindi un milione e duecentomila euro all’anno e dal Sant’Anna, a breve, ripartiranno i voli. Il sistema aeroportuale calabrese – ha proseguito il presidente della giunta regionale – all’interno di una gestione unitaria sta rafforzando i collegamenti aerei da e per la Calabria. Come Regione abbiamo poi messo ulteriori risorse per il cofinanziamento delle compagnie aeree disponibili ad investire in Calabria, mentre a giorni partirà a un altro bando per la istituzionalizzazione di nuove rotte».
Musica per le orecchie di Arturo De Felice che proprio in questi giorni ha visto confermato la legittimità della propria azione da presidente della Sacal da una sentenza del Tribunale di Catanzaro dopo un ricorso spinto da un socio privato.
Ma le parole di Oliverio sono state ben accolte anche dai rappresentanti della Città Metropolitana, che erano stati attaccati soprattutto dal Movimento Cinque Stelle, per aver deciso di non partecipare al bando per l’acquisizione delle quote Sacal, nonostante il Consiglio avesse dato mandato al sindaco di verificare la possibilità d investire in tal senso una cifra vicina ai due milioni di euro.
Ecco perchè il bando è andato deserto
In realtà la decisione di non partecipare al bando è stata frutto esclusivamente del parere chiesto ai Revisori dei conti della Città Metropolitana. In tale parere è stato richiamato quanto stabilito dal comma 5 dell’articolo 14 del D. Lgs. N. 175 del 2016: “Le amministrazioni pubbliche non possono, salvo quanto previsto dagli articoli 2447 e 2482 ter del Codice Civile, effettuare aumenti di capitale, trasferimenti straordinari, aperture di credito, né rilasciare garanzie a favore delle società partecipate, con esclusione delle società quotate e degli Istituti di credito, che abbiano registrato, per tre esercizi consecutivi, perdite di esercizio ovvero che abbiano utilizzato riserve disponibili per il ripianamento di perdite anche infra-annuali”.
In buona sostanza la Sacal viene considerata in perdita “sistemica” e quindi secondo il Tuel non era possibile per gli Enti Pubblici acquisirne le quote.
La possibile soluzione
Una soluzione la legge però la fornisce, e anche i revisori metropolitani ne danno notizia nel parere. Sarebbe possibile effettuare l’investimento qualora la Sacal si dotasse di un piano di risanamento approvato dalle Autorità di regolazione del settore e comunicato alla Corte dei Conti che consenta il riequilibrio di bilancio in tre anni.
Si vedrà nelle prossime settimane quale sarà la strategia che verrà messa in atto per garantire la ricapitalizzazione, così come annunciato dal presidente Oliverio.
Riccardo Tripepi