Per garantire la continuità occupazionale ad un operaio colpito da una patologia che lo ha costretto su una sedia a rotella, lo stabilimento dell'Hitachi di Reggio Calabria adegua le infrastrutture e gli permette di rientrare al lavoro e continuare a svolgerlo. Lo rendono noto, con un comunicato, Umberto Calabrone e Luca Borghetti, della Fiom Cgil della Calabria, e Lino, della Rsu dell'Hitachi di Reggio.

«In un clima estremamente positivo, grazie anche alla sensibilità dimostrata dal responsabile hr management, Antonio Assante, e dal plant manager, Paolo Franci, dell'Hitachi di Reggio Calabria - affermano i sindacalisti della Fiom Cgil - , siamo riusciti a garantire la continuità occupazionale al nostro collega Bruno. Si tratta della dimostrazione concreta di come i valori di inclusione, rispetto e valorizzazione delle competenze di ogni singolo dipendente possano essere messe nelle condizioni di esprimersi. L'adeguamento delle infrastrutture e delle postazioni di lavoro, l'adozione di tecnologie di assistenza e la formazione specifica sono azioni che vanno oltre il semplice adempimento delle normative e rappresentano un impegno reale a creare un ambiente di lavoro equo e accessibile a tutti».

Le sigle sindacali aggiungono: «È un esempio di come il confronto costante fra le parti possa portare il massimo beneficio non solo dei singoli lavoratori, ma di tutta la comunità aziendale. La storia di Bruno è una testimonianza di come, con la giusta attenzione e le giuste risorse, sia possibile abbattere le barriere, non solo architettoniche, e garantire a tutti pari opportunità. Troppo spesso le aziende si rifugiano dietro la mancata idoneità al lavoro per allontanare dipendenti in difficoltà. Speriamo che questo esempio concreto in Hitachi possa ispirare altre realtà lavorative». «Grazie ancora a tutti - proseguono i sindacalisti - per l'impegno e la dedizione. Continueremo a lavorare insieme affinché ogni lavoratore possa sentirsi valorizzato e supportato nel proprio percorso professionale. Un ringraziamento lo rivolgiamo, in particolare, ai lavoratori di Hitachi Reggio Calabria che con il loro supporto sono riusciti a creare un clima di accoglienza e solidarietà».