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Da un minimo di 187 fino a un massimo di 480 euro per chi si trova in una situazione di povertà assoluta. È il reddito di inclusione sociale, che rientra nella Legge di Bilancio 2018, rivolto alle famiglie in stato di estrema difficoltà economica, con precedenza ai nuclei familiari con minori, portatori di disabilità, donne in gravidanza e ultra 55enni senza lavoro. Dal primo dicembre scorso, le domande pervenute all’Inps sono state circa 76mila. La Calabria, con 10.000 richieste, è al terzo posto per numero di richieste pervenute dopo Campania (16.686) e Sicilia (16.366).
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Il reddito di inclusione sociale potrà essere erogato in sostituzione e non contestualmente al Sostegno per l'Inclusione attiva e all’Assegno di Disoccupazione. Per procedere all’inoltro della domanda, è necessario dimostrare di essere residente in Italia da almeno due anni e di non raggiungere un reddito ISEE superiore ai 6mila euro. Il Rei, inoltre, sarà accompagnato da un percorso di inclusione sociale e lavorativa che i beneficiari saranno chiamati a seguire, pena la sospensione dell’erogazione del sussidio. La finalità dello strumento, è ben specificato sul sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, non è il semplice sostentamento, ma il superamento della condizione di povertà.
Tutti i requisiti di accesso e le informazioni sono disponibili sul sito del Governo.