Due parole, birra artigianale, dietro le quali si cela un mondo per molti astratto, spesso considerato lontano. Ma il mondo che si porta dietro la birra artigianale è molto più vicino di quanto crediamo, anche nei paesi della Locride. Quattro realtà di questo settore hanno deciso di fare rete per invertire la tendenza e liberare la birra artigianale da preconcetti e falsi miti che la rendono una cosa strana e difficile, un prodotto di nicchia. Un termine spesso retorico, ma quattro amici di quattro paesi diversi quotidianamente si impegnano per riempirlo di contenuti. Mettersi insieme per raccontare il loro lavoro, la loro passione, chi producendo la birra artigianale chi veicolandola attraverso il più classico dei luoghi, il pub, ma quello vero e indipendente dove, chi sta dietro il bancone, sa cosa ti sta dando da bere.

 

«Bere birra artigianale significa semplicemente bere un prodotto autentico e originale – affermano - invece del surrogato anonimo e impoverito che ne ha fatto l’industria». Lo stanno già facendo da tempo, ora lo vogliono fare con ancor più convinzione. Lo scommessa del piccolo avamposto birrario della Locride è quella di competere con i grandi brand nazionali ed internazionali, attraverso un continuo confronto con diverse esperienze. E la Settimana Nazionale della Birra Artigianale casca a fagiolo. «L’abbiamo chiamata Blu come il colore del mare di questo tratto di costa che da oggi vogliamo sia ricordata perché finalmente si è deciso di fare rete, collaborare per uno scopo comune».