Il futuro dei servizi postali passa attraverso la digitalizzazione, e Poste Italiane sta giocando un ruolo chiave in questa trasformazione. Questo il focus di Dentro la Notizia, condotto da Francesca Lagoteta con ospite in studio Eugenio Simioli, responsabile Fraud Management per il Sud Italia ed in collegamento con Elisa Barresi, vicedirettore de ilReggino.it, dalle Poste Centrali di Reggio Calabria, assieme a Giuseppe Fusco, direttore delle filiali della Città Metropolitana Reggina. La puntata odierna ha acceso i riflettori sul Progetto Polis, l’iniziativa che sta portando nei comuni sotto i 15.000 abitanti strumenti innovativi per accedere alla Pubblica Amministrazione. Ma accanto ai progressi digitali, cresce anche l’allarme sulle truffe informatiche legate ai servizi postali. Due volti di una stessa rivoluzione, che promette di semplificare la vita dei cittadini ma richiede attenzione e consapevolezza.

Polis: lo sportello unico digitale per un'Italia più connessa

Il Progetto Polis è ormai una realtà. L’iniziativa, promossa da Poste Italiane, ha già reso operativi 171 uffici digitalizzati in Calabria, permettendo a chi vive in zone periferiche di accedere a servizi prima impensabili. «Grazie a Polis, un cittadino può richiedere documenti di identità, certificati giudiziari e anagrafici, senza doversi recare negli uffici della Pubblica Amministrazione», spiega Giuseppe Fusco, direttore delle filiali di Poste Italiane a Reggio Calabria.

Un passo concreto per ridurre il divario digitale tra piccoli centri e grandi città, attraverso totem interattivi e sportelli evoluti. Non più file interminabili o lunghi viaggi per una pratica burocratica: tutto può essere richiesto direttamente in posta. Un cambiamento che sta già lasciando il segno.

Dal passaporto al coworking: i nuovi servizi che cambiano la vita quotidiana

Tra le novità più apprezzate c’è il servizio di richiesta e rinnovo del passaporto, attivo in 417 comuni calabresi, anche nei più remoti. La storia di un cittadino di Stilo, costretto sulla sedia a rotelle, è un esempio emblematico: grazie a Polis, ha potuto richiedere il documento senza dover affrontare un viaggio estenuante fino alla questura di Reggio Calabria. «Un servizio che non solo semplifica, ma garantisce inclusione», sottolinea Fusco.

Ma la trasformazione non si ferma qui. Poste Italiane sta investendo anche negli “Spazi per l’Italia”, un progetto che prevede la creazione di 250 aree di coworking in edifici storici, tra cui uno già attivo a Cosenza. Un’idea che fonde innovazione tecnologica e riqualificazione urbana, offrendo alle comunità locali luoghi di lavoro condivisi e tecnologicamente avanzati.

Truffe digitali: il lato oscuro dell’innovazione

Dove c’è innovazione, però, c’è anche chi cerca di sfruttarla per scopi fraudolenti. Le truffe legate ai servizi postali sono in crescita e stanno diventando sempre più sofisticate. A spiegarlo è Eugenio Simioli, responsabile Fraud Management di Poste per il Sud Italia. «Una delle tecniche più diffuse è il cosiddetto spoofing: il truffatore chiama la vittima utilizzando un numero contraffatto che sembra appartenere a Poste Italiane. Con toni allarmistici, induce il cliente a fornire dati sensibili o ad eseguire operazioni finanziarie».

Ma non è l’unico raggiro. I messaggi di phishing, le email fraudolente e le chiamate manipolative sono strumenti sempre più utilizzati per sottrarre credenziali e denaro.

Come difendersi? Conoscere per non cadere in trappola

Poste Italiane ha messo in campo un sistema antifrode avanzato, con due centri di monitoraggio a Roma e Torino, dove un team di 100 analisti controlla h24 le transazioni sospette. Se una carta viene usata per prelievi multipli anomali, scatta il blocco immediato e il cliente viene contattato. Ma, avverte Simioli, «la vera protezione è la consapevolezza. Poste Italiane non chiederà mai PIN, password o codici OTP: se qualcuno lo fa, è sicuramente un tentativo di truffa».

Per aiutare i cittadini a riconoscere le minacce, è disponibile un Vademecum Anti-Truffe, scaricabile gratuitamente dal sito di Poste Italiane o ritirabile negli uffici postali.

Un’Italia più digitale, ma anche più sicura?

L’evoluzione dei servizi postali sta cambiando il rapporto tra cittadini e Pubblica Amministrazione. Con Polis, anche i piccoli comuni possono accedere a strumenti che un tempo erano prerogativa delle grandi città. Ma la digitalizzazione porta con sé nuove sfide: alle opportunità si affiancano i rischi, e il confine tra innovazione e vulnerabilità è più sottile che mai.

L’invito è chiaro: sfruttare i nuovi servizi, ma senza abbassare la guardia. Perché nell’era digitale, la semplicità è un traguardo. Ma la sicurezza resta una responsabilità.