Porto di Gioia, Agostinelli: «Aperti h24 e fiduciosi sulla ripresa: la Cina sta ripartendo»

Il presidente dell'Autorità portuale ha illustrato le novità che permetteranno alla struttura calabrese di accogliere le portacontainer anche di notte e di contrastare la crisi dei traffici innestata dal coronavirus

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di Francesco Altomonte
28 febbraio 2020
15:31

Il porto di Gioia Tauro sarà aperto all’ingresso delle portacontainer anche di notte. È quanto annunciato, questa mattina nel corso di una conferenza stampa, dal commissario della Port Authority Andrea Agostinelli. Una scelta strategica che rientra in una visione generale di rilancio dello scalo gioiese, ma che acquisisce un rilievo particolare in questo determinato momento storico, con la crisi innestata da propagarsi del coronavirus che ha spinto al ribasso le stime da parte degli operatori portuali mondiali.

 


Ammortizzatore della crisi

«Questo aumento dell’operatività del porto - ha spiegato il commissario Agostinelli - fungerà da ammortizzatore per la crisi creta dall’emergenza sanitaria. Un'emergenza che porterà a un calo traffici nel secondo e nel terzo bimestre di quest’anno. Noi speriamo in un buon finale di 2020 aspettando le notizie dalla Cina, perché il nostro mercato arriva dal Fareast. È chiaro che aumentare l’operatività delle banchine, portarla a 24 ore al giorno, significa dare un grosso aiuto al terminalista e questo si sposava con una strategia di rilancio del porto, di un aumento dei traffici del 15-20%».

 

Tecnologia per il rilancio

Agostinelli ha parlato della tecnologia che verrà impiegata per permettere l’operatività delle banchine giorno e notte. «I piloti, per sperimentare l’ingresso di navi di 400 metri in un bacino di evoluzione di 750 metri  - ha aggiunto l'ammiraglio Agostinelli - hanno consigliato l’acquisto di un correntometro, che serve per misurare l’intensità e la direzione della corrente; di un mareografo, che misura l’altezza delle onde. Uno strumento fondamentale perché di notte è considerato indispensabile per sperimentare l’entrata di navi così grandi; e di una stazione meteo».

 

Lo sguardo puntato a Oriente

È costato 7 milioni e mezzo il nuovo rimorchiatore che arriverà a breve e che consentirà di manovrare con più facilità le grandi navi portacontainer di ultima generazione. Per quanto riguarda il calo dei traffici dovuti al coronavirus Agostinelli, cerca di dispensare ottimismo.

«Non abbiamo ancora le stime da parte del terminalista – ha concluso Agostinelli – Ho letto stamattina le previsioni del presidente degli agenti marittimi di un ribasso del 70% dei traffici. Mi sembrano a dire il vero abbastanza catastrofiche, ma attendiamo come ho detto prima il terzo bimestre di quest’anno. Noi cerchiamo di tamponare questo calo dei traffici, siamo fiduciosi che nella seconda metà dell’anno ci sarà una ripresa anche perché leggo che il sistema produttivo e industriale cinese sta riprendendo».

 

 

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