Il consigliere regionale: «Richiamare l'attenzione del Governo e fare sinergia senza schieramenti»
Tutti gli articoli di Economia e lavoro
PHOTO
«Serve richiamare l'attenzione del Governo nazionale rispetto ad una progettualità che dovrebbe superare le criticità esistenti, rendere pienamente efficace la Zes e rilanciare il porto di Gioia Tauro, aggregando tutte le parti politiche rispetto ad obiettivi su cui occorre fare sinergia, indipendentemente dagli schieramenti». E' quanto afferma il consigliere regionale Alessandro Nicolò.
«Rischiano - dice - di essere tradite, per la Calabria, le aspettative di sviluppo legate al porto di Gioia Tauro, hub più grande del Mediterraneo nel transhipment di containers che, fin dall'inizio, ha rappresentato una grande sfida geografica, politica e commerciale. Il grande sogno di una crescita economica, occupazionale e sociale su scala regionale, generata dall'infrastruttura, sembra infrangersi contro gli scogli dell'immobilismo della politica, di omissioni ed errori compiuti da piu' soggetti, che hanno di fatto favorito i porti del Nord e determinato il lento declino del porto di Gioia Tauro. E' da tempo - sottolinea Nicolò - che l'infrastruttura vive una stagione difficile determinata dalla diminuzione dei traffici container, dalla contrazione dei livelli occupazionali e dall'assenza di sviluppo industriale, problemi originati anche da una visione poco lungimirante che hanno visto il porto di Gioia Tauro progressivamente tagliato fuori dalle rotte internazionali piu' importanti, non essendo peraltro rientrato nelle 'Vie della Seta', nonostante la collocazione strategica e la capienza, per le quali, sarebbe vocato a svolgere un ruolo nevralgico tra Asia ed Europa».