"L'approvazione da parte della Commissione europea del Por 2014-2020 è un fatto importante. Ma da oggi si apre la sfida vera per il cambiamento della Calabria". Lo ha detto il presidente della Regione Mario Oliverio presentando in una conferenza stampa a Catanzaro, assieme al direttore generale del Dipartimento Programmazione nazionale e comunitaria, Paolo Praticò, il documento programmatico che tre giorni fa ha ottenuto disco verde da Bruxelles. La dotazione complessiva del Por 2014-2020 è di due miliardi e trecento milioni di euro. Le priorità strategiche sono ricerca e innovazione, energia, ambiente e mobilità, formazione e istruzione e capacità amministrativa.

 

"Quello di questi mesi - ha aggiunto Oliverio - è stato un lavoro silenzioso ma impegnativo per definire la programmazione con il concorso delle forze sociali, degli enti locali e delle università. Abbiamo scritto programmi che, sul piano qualitativo, sono stati giudicati eccellenti dalla Commissione europea. Oggi possiamo dire di avere raggiunto un primo traguardo che, però, apre la sfida della realizzazione degli obiettivi, una sfida che coincide con il futuro stesso della Calabria".

 

"A disposizione - ha detto ancora Oliverio - ci sono risorse destinate alla crescita economica e sociale, alle opportunità di lavoro, di servizi qualificati e per la realizzazione di una Calabria che vuole crescere guardando al futuro. In questo senso ognuno deve fare la sua parte a cominciare dalla Regione, che deve cambiare passo rispetto al passato e su questo stiamo lavorando per creare momenti legislativi in grado di snellire le procedure e di sburocratizzare. I territori, con i Comuni in primo luogo, saranno comunque i protagonisti di questa stagione. Tali enti saranno chiamati ad un'assunzione di responsabilità così come le forze sociali e le imprese per assolvere ad un ruolo da protagonisti".

 

"Alle spalle - ha detto ancora il presidente della Regione facendo riferimento al passato - abbiamo esperienze negative perché l'utilizzo delle risorse nelle precedenti programmazioni, e parlo di tutte, non hanno prodotto crescita e non hanno recuperato ritardi di sviluppo. Su questo documento, rispetto al quale abbiamo compiuto uno sforzo notevole in termini di qualità, bisogna innestare la marcia del fare chiamando in causa la 'governance' della Regione. Bisogna assumere un metodo che non deve essere quello di arrivare al sesto anno per verificare bilanci negativi. Dobbiamo in corso d'opera, sin da domani, avviare un percorso che sia di monitoraggio nell'utilizzazione delle risorse e di verifica in direzione degli obiettivi che ci si pone e che non devono essere quelli della spesa per la spesa. Tra un anno faremo una prima verifica e, naturalmente, in corrispondenza con le scansioni temporali di questo cronoprogramma, scatteranno premialità e anche disimpegni di risorse. In definitiva, è necessario affermare il principio della responsabilità. Di tutti".

 

"Il Por 2014-2020 - ha detto il Dg Praticò illustrando i contenuti del documento - risponde ad 11 obiettivi tematici il più possibile lineari e riconoscibili. Non ci sarà sorveglianza solo sui livelli di spesa ma anche sui risultati ottenuti".