Paola, il demanio frena la Guardia di finanza: senza caserma niente uomini

A 15 mesi dalla sottoscrizione della dichiarazione di intenti tra demanio, Gdf e Provincia di Cosenza, la compagnia delle fiamme gialle paolane, nel frattempo diventata gruppo, non potrà incrementare il numero di uomini senza una sede adeguata

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di Francesca  Lagatta
15 marzo 2019
10:52

Quindici mesi dopo le promesse, a Paola la struttura della nuova caserma della Guardia di Finanza non è stata ancora consegnata, mentre l’istituto Tarcisio Pisani, di proprietà della Provincia di Cosenza, oggi continua ad essere vuoto e abbandonato, lasciato all’incuria degli agenti atmosferici e di eventuali sgraditi visitatori. L'area, infatti, è facilmente accessibile dalla stradina che costeggia la ferrovia. Si tratta di un edificio che secondo i progetti doveva favorire la crescita della compagnia della Guardia di Finanza di Paola. E la Finanza infatti è cresciuta. Da poco è diventata Gruppo e ciò comporterebbe un incremento considerevole di uomini, che però senza la nuova caserma non potrà avvenire.

Fitto alle stelle

Poi c'è la questione fitto. Lo Stato sborsa 40mila euro all'anno per mantenere l'attuale sede della Guardia di Finanza e uno stesso apparato dello Stato, il demanio, su cui sorge l'area, non coglie l’occasione di accettare la donazione della provincia di Cosenza che decimerebbe i costi. Un regalo che è costato il sacrificio della popolazione studentesca. I ragazzi dell'istituto professionale di rione Colonne hanno fatto le valigie trasferendosi al Pizzini di viale Libertà. Gli studenti hanno rinunciato a laboratori ed ampi spazi per favorire la nascita di un presidio di legalità e oggi si sentono presi in giro.


Il silenzio della politica e le promesse cadute nel vuoto

La politica che ha caldeggiato l’iniziativa dovrebbe chiedersi quanto meno che cosa sia accaduto, andare a fondo alla questione e spiegare perché da 15 mesi gli uomini delle fiamme gialle non hanno ancora la sede a cui erano destinati. Basterebbe chiederlo al demanio, che il 21 dicembre 2017 aveva firmato una dichiarazione di intenti sottoscritta anche dalla Guardia di Finanza e dalla Provincia di Cosenza. E' tutto nero su bianco. Si era creato un rapporto strategico al quale si era lavorato congiuntamente e il risultato era che, rispetto all’esigenza di una parte, l’altra si era messa a disposizione per trovare una sede dignitosa e rafforzare un indispensabile presidio di tutela dei cittadini. Il passaggio di consegne avrebbe dovuto essere una formalità. E invece non c'è ancora stato.

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