«Il Museo di Reggio Calabria soffre di una drammatica carenza di personale, al punto da rendere difficile, se non impossibile, la normale gestione e programmazione delle varie attività. Complice il mancato turn over e alcuni distacchi presso altre sedi, da anni stiamo lavorando in regime estremamente ridotto e con affanno. Ormai siamo arrivati a soltanto un terzo del personale previsto in pianta organica, poco più di 30 unità su 95». Non usa mezzi termini il direttore del MArRC, Carmelo Malacrino, per rappresentare la preoccupante situazione, che sempre più si sta trasformando in una vera e propria emergenza.

 

«Mi riferisco al personale amministrativo, tecnico e scientifico, oltre naturalmente al settore della fruizione, accoglienza e vigilanza (Afav). Interi profili professionali – continua il direttore – sono completamente scoperti, tanto da comportare la chiusura al pubblico della biblioteca. Non c’è un archivista, né un informatico, né un funzionario per la comunicazione, mancano tre archeologi sui cinque previsti, così come il laboratorio attende due restauratori su tre. Su dieci assistenti tecnici previsti, ne è presente solo uno. Tutti gli operatori tecnici sono andati in pensione. Per non parlare del personale Afav, estremamente ridotto e affaticato. Da anni, con lettere e monitoraggi, rappresento tale situazione e i rischi verso cui andiamo incontro».

 

Il tutto in un anno estremamente importante e impegnativo, quello dell’anniversario dei Cinquanta anni dal ritrovamento dei Bronzi di Riace.

«Se è vero che l’emergenza dettata dalla pandemia in questi anni ha di fatto ridotto di gran lunga le presenze – aggiunge ancora Malacrino – adesso è il momento di riprenderci la quotidianità alla quale eravamo abituati. Ce lo dicono anche le prospettive di un’apertura ordinaria del Museo, a partire dal 31 marzo. Con tale carenza di personale, però, in alcune giornate potrebbe diventare necessario chiudere al pubblico alcune sale. Resto fiducioso sull’attenzione di tutti per sollecitare urgenti assegnazioni di nuove unità. Naturalmente, non posso che ringraziare la squadra del Museo che, con grande impegno e senso di responsabilità, sta sostenendo ogni sforzo per limitare al massimo gli eventuali disservizi. A partire dal Segretario Amministrativo del MArRC, Maria Elena Giangrande, e dal coordinatore Afav, Carmelo Lupica. Ma è chiaro che, in queste condizioni, sarà sempre più difficile».