VIDEO | Siglato un protocollo di intesa tra Inail e Confindustria per la formazione dei lavoratori stranieri. Gli industriali: «Per noi è una priorità assoluta, anche un solo morto è una sconfitta» (ASCOLTA L'AUDIO)
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«Per quel che ci riguarda la sicurezza sui posti di lavoro è prioritaria assoluta. Anche un solo morto è una sconfitta». La linea di Confindustria Calabria è perentoria. Dopo la lunga scia di morti che in Italia ha insanguinato i cantieri di lavoro, gli industriali calabresi sottoscrivono un protocollo d'intesa con Inail indirizzato ad una categoria particolarmente fragile: «I lavoratori stranieri - spiega il presidente di Unindustria Calabria, Aldo Ferrara -, i quali sono ormai presenti in gran numero in tutte le attività produttive e che per motivi di lingua e di attegiamenti culturali necessitano di un investimento suppletivo affinché abbiano consapevolezza di quali siano i rischi sui luoghi di lavoro».
Morti sul lavoro, i numeri
In Calabria sono stati 18 i morti sul lavoro nel 2021, concentrati in maggior numero nel settore dell'edilizia (8) e del commercio (6). Le province con maggiore casistica sono Catanzaro e Cosenza, rispettivamente con 6 casi, 3 a Vibo Valentia, 2 a Reggio Calabria e uno a Crotone. «L'incidenza del costo sociale degli infortuni in termini di prevenzione si attesta in Italia sul 4% del Pil» ha chiarito il direttore di Inail Calabria, Caterina Crupi
Lavoro, gli infortuni
Sono infatti numerosi anche i casi di infortuni gravi. In aumento rispetto lo scorso anno, quando però le attività produttive erano ferme a causa della pandemia. Si registrano oltre seicento casi in più: 5.627 rispetto ai 4.983 del 2020. «Bisogna fare come in questo caso dei progetti mirati - ha aggiunto ancora la responsabile regionale di Inail -. Adesso abbiamo il progetto per i lavoratori stranieri che non conoscono la lingua italiana e quindi non sono nemmeno in grado di apprendere le misure di sicurezza». I settori dell'edilizia e dei trasporti quelli in cui è più forte il radicamento dei lavoratori stranieri. Tuttavia, nessun caso di infortunio con esito mortale ha colpito nel 2021 questa categoria di lavoratori. In aumento invece il numero di infortuni: 50 in più rispetto lo stesso periodo dello scorso anno.