VIDEO | A confermarlo il direttore dei lavori. Collegherà in pochi minuti il centro cittadino con Germaneto, dove sorgono il campus universitario e la cittadella regionale. I lavori frenati tra l'altro dal rinvenimento di reperti archeologici
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«L'ultimazione è prevista per il 2023 e i lavori stanno procedendo con questo obiettivo». Ancora un anno dovrà attendere la città di Catanzaro prima di poter tagliare ufficialmente il nastro ad una delle opere infrastrutturali più attese: la metropolitana di superficie.
La linea C che unisce Germaneto al centro
«Il sistema metropolitano è un intervento strategico - specifica Domenico Angotti, direttore dei lavori - per l'intera città di Catanzaro». Una opera di ricucitura del tessuto urbano, capace di mettere in collegamento l'area di Germaneto, cresciuta a dismisura grazie all'insediamento del campus universitario e della cittadella regionale, al centro cittadino. Sarà collegata con una linea di nuova costruzione: «I lavori sono in una fase piuttosto avanzata. È stata cantierizzata quasi interamente la linea C che raccorda la fermata di Germaneto con la nuova fermata di Dulcino, di cui abbiamo cantierizzato quasi il 60% della galleria naturale e anche parte significativa del viadotto con le fondazioni»
Linee A e B e il collegamento con Lido
Dodici minuti dal centro all'area di Germaneto e una manciata di minuti in più per raggiungere il quartiere Lido, dove la linea già esistente di Ferrovie della Calabria sarà affiancata da una nuova: «Per quanto riguarda la linea B - prosegue Angotti - che è la tratta da Catanzaro Sala a Catanzaro Lido, la realizzazione delle opere ha riguardato prevalentemente l'esecuzione della linea A che in affiancamento a quella di Ferrovie della Calabria verrà poi dismessa. Tale soluzione ha consentito di evitare di interrompere l'esercizio ferroviario e spostarlo al termine di questa prima fase di interventi. Anche qui abbiamo realizzato gran parte dei manufatti di fermata, sottopassi, tombini e cavalcavia».
Rallentamento nell'avanzamento
Il 2023 resta per ora l'orizzonte per la conclusione dell'opera che nel corso degli anni è stata costretta più volte a rivedere la tabella di marcia. Nel 2017 la consegna dei lavori il cui termine era inizialmente previsto per il 2020. L'avanzamento è stato però frenato intanto dal rinvenimento di reperti archeologici nel quartiere Santa Maria e anche dai problemi insorti dal dovere operare in un contesto urbanizzato: «Il 2023 resta l'obiettivo ma che presuppone la risoluzione di problematiche alcune note, altre che via via sorgono come la presenza di reti e sottoservizi non sempre rilevati e programmati e che comportano adattamenti ma che non costituiscono motivo di rallentamento».