Contratti scaduti a fine 2022. I sindacati: «Sarebbe un grave errore non dare continuità a questi servizi e togliere personale competente ad enti istituzionali»
Tutti gli articoli di Economia e lavoro
PHOTO
I sindacati NidiL Cgil, Felsa Cisl e Uil Temp hanno proclamato un sit-in per mercoledì 18 gennaio, a partire dalle ore 11, che si articolerà con una manifestazione dinanzi alla Prefettura di Catanzaro.
«Dal primo gennaio 2023 - si legge in un documento indirizzato al prefetto del capoluogo - i lavoratori e le lavoratrici che operavano come somministrati nelle prefetture e nelle questure sono disoccupati. Come è noto, il loro contributo, anche in ragione delle competenze professionali di settore maturate, è stato di fondamentale importanza per garantire il corretto riconoscimento dei diritti dei migranti e la regolare qualificazione della loro permanenza nel nostro Paese. Lavoratrici e lavoratori che - si sottolinea - oltre ad occuparsi delle procedure di emersione previste dal decreto legislativo n. 34 del 2020, hanno supportato l’ordinaria attività degli uffici, oltre ad aver maturato già le sufficienti competenze per affrontare ulteriori attività come, ad esempio, la gestione delle pratiche legate al cd “decreto flussi”».
Nonostante vi siano «delle carenze di organico strutturali e incombenze ordinarie e straordinarie, questi contratti - lamentano i sindacati - sono stati fatti scadere a fine anno. Sarebbe un grave errore non dare continuità a questi servizi e togliere personale competente dalle Prefetture. È in corso una mobilitazione nazionale affinché si apra un serio tavolo di confronto con il governo e si possa dare continuità all'occupazione e garantire servizi essenziali per i cittadini. L'immigrazione non può essere trattata come una emergenza e vanno date risposte strutturali; chiediamo quindi - si legge - di dare continuità ai servizi e che si diano risposte qualificate garantendo una occupazione competente».