Il cancello è serrato. L’impianto di video sorveglianza è funzionante, così come i pannelli solari che nutrono l’impianto a led che la notte illumina il campetto sportivo. Siamo a Lamezia Terme, in una traversa di via del Progresso.

 

L’ex Palazzo della Cultura, poi convertito in Centro Polivalente per l’inserimento degli immigrati, è un gioiellino in termini strutturali e di risparmio energetico.

 

Oltre 700 metri quadrati, due piani, mensa, aule formazione, infermeria, biblioteca, sala convegni per 300 persone. Il tutto completato, collaudato e mai entrato in funzione.

 

L’ennesima cattedrale nel deserto che aveva richiamato l’attenzione anche di Striscia la Notizia. Ora la consulta della associazioni sportive e culturali, guidata da Francesco Ruberto, chiede che si faccia un bando per l’affidamento e si propone come ente gestore a titolo gratuito.

 

Dal 2015 il centro è pronto all’uso ma sigillato, così come lo sono gli arredamenti, nel cellophane, come si può intravedere dalle vetrate. Il tutto mentre in città chiudono teatri ed impianti sportivi, oltre che altre strutture prima date in gestione alle associazioni.

 

Ecco perché la consulta che raccoglie le realtà sportive e culturali, molte rimaste per strada, fanno appello affinché venga finalmente aperta sottolineando che la riconversione in centro polivalente per l’inserimento degli immigrati non implica che la struttura non possa essere utilizzata anche per altro.

 

Anzi, proprio nell’ottica di un’integrazione nel territorio, se questa venisse utilizzata anche per eventi culturali e sportivi, per workshop, mostre, convegni, allenamenti e prove, sottolinea, si realizzerebbe una reale fusione di culture.