Giovani, decisi, vincenti, sono i protagonisti di una piccola impresa tecnologica che da Catanzaro si sta imponendo sul mercato, puntando su un accessorio comune ad ogni telefono cellulare.

La nascita di Coverride

«La cover dei telefonini - dice al Network LaC il giovane ideatore Ruggero Mele - nasce come accessorio protettivo, ma nel tempo si è evoluta ed è diventata un vero e proprio accessorio di moda che la generazione Z, i millennial ed i giovani in generale utilizzano per esprimere sentimenti, emozioni e ricordi, ma anche un vero e proprio mezzo di comunicazione o anche solo uno strumento per seguire i trend del momento. Quindi la personalizzo con la mia squadra del cuore, con la foto della mia fidanzata, con il logo della mia azienda, grazie ad una semplice app che me la personalizza come voglio. Così è nata Coverride» Cover come diari, con foto che scorrono e si alternano.

Sostegni privati e immediati

L'idea ha ricevuto credito immediato senza alcuna discriminazione geografica. Spiega Mele: «Ci siamo costituiti nel 2019, abbiamo nel tempo catturato l'interesse di grandi partner come i 3P, Politecnico di Torino, Fincalabra, quindi la Regione Calabria, Invitalia, quindi sostanzialmente abbiamo ricevuto il supporto di diversi partner istituzionali e anche privati raccogliendo quasi 800mila euro di investimenti».

Nobile ostinazione

Offerte lusinghiere dall'estero, ma Coverride è tenace: la produzione e la distribuzione resteranno made in Calabria. «Abbiamo avuto diverse avances, tra cui quella di un politico della Florida per un programma specifico per l'innovazione delle aziende italiane. Noi però - continua il 27enne catanzarese che attende ancora di avere un po' di tempo per dare gli ultimissimi esami di laurea - contiamo di espanderci a livello internazionale ma mantenendo in Calabria la sede principale e creando qui un volano per la formazione e la creazione di nuovi posti di lavoro».