Joppolo, Strada del mare ancora chiusa: la palla passa alla Regione -VIDEO

L'ente regionale si farà carico della riprogettazione ed esecuzione dei lavori dell'arteria di collegamento, interdetta al traffico dopo la caduta di un enorme masso sulla carreggiata

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di Alessandro Stella
30 luglio 2018
17:02

Strada ancora chiusa, in attesa del passaggio di competenza dalla Provincia alla Regione. È quanto è emerso nell’incontro tenutosi oggi alla Prefettura di Vibo Valentia in merito alla riapertura della Strada del Mare Joppolo-Coccorino, la provinciale 23 bloccata dal novembre scorso per la caduta di un enorme masso sulla carreggiata. Al tavolo hanno preso parte il prefetto, Giuseppe Gualtieri, il consigliere regionale, Michele Mirabello, il responsabile della Protezione Civile, Carlo Tansi, il tecnico della Provincia, Antonio Francolino, il sindaco di Joppolo, Carmelo Mazza, e un comitato di rappresentanza dei cittadini dei centri colpiti dalla chiusura dell’arteria.


L’incontro segue la manifestazione organizzata ieri dai commercianti dell’area in questione per protestare contro l’immobilismo degli enti nella risoluzione del problema e ribadire le ricadute negative sull’economia del luogo. Nella riunione è emersa, quindi, la disponibilità della Regione Calabria a farsi carico della riprogettazione e dell’esecuzione dei lavori. È stata individuata come soluzione più rapida la messa in sicurezza del costone da cui spesso si staccano i massi che determinano la chiusura della strada, oltre a rappresentare un grave pericolo per l’incolumità pubblica. Come suggerito da Tansi, verranno applicate delle reti su tutta la collina, anziché riprendere la progettazione della galleria, ipotesi ventilata in un primo momento.



In attesa dell’iter burocratico e operativo, che comporterà qualche mese di attesa, i cittadini dovranno continuare a usufruire della strada secondaria utilizzata fino a questo momento, quel tratto definito nella manifestazione di ieri «una mulattiera» e su cui sarà necessario intervenire per una messa in sicurezza parziale, viste le caratteristiche inidonee al passaggio di più mezzi, le pendenze accentuate e la presenza di numerosi tornanti. Soddisfatto a metà il sindaco Mazza: «Speravamo in un’apertura immediata della provinciale, ma non è possibile visto che i tecnici ne hanno ribadito la pericolosità. Il dato positivo è, però, che la Regione si farà carico di tutto e quindi una soluzione definitiva dovremmo averla nei prossimi mesi».

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