Conclusa la fase di proroga dei sanitari assunti a tempo determinato per fronteggiare l'emergenza pandemica, adesso si apre la partita non meno complessa della stabilizzazione. Una strada, per la verità, già tracciata dalla legge di Bilancio e che prevede la possibilità di trasformare i contratti da tempo determinato a indeterminato per il personale sanitario che negli ultimi due anni è stato impegnato in corsia nel contrasto al virus.

«Abbiamo questi lavoratori precari che hanno dimostrato competenza, capacità, motivazione e voglia di far parte del sistema sanitario regionale, adesso è necessario solo procedere con le stabilizzazioni» dichiara immediatamente la segretaria Cisl Fp Calabria, Luciana Giordano che già nei giorni scorsi ha sollecitato l'istituzione di un tavolo tecnico alla Regione: «La nostra posizione è chiarissima, abbiamo inviato una richiesta specifica al presidente della Regione, Roberto Occhiuto, al direttore generale del dipartimento Tutela della Salute, Iole Fantozzi, chiedendo di aprire questa sessione negoziale».

In questo caso il quadro normativo non sarebbe affatto d'ostacolo, anzi. «Bisogna dare seguito alle disposizioni normative contenute nella legge Madia che prevede la stabilizzazione del personale che ha raggiunto i requisiti richiesti e adesso c'è anche la possibilità offerta dalla legge di Bilancio 2022 che consente per l'intero 2023 la stabilizzazione di quei lavoratori che sono stati assunti in occasione della pandemia».

«Si tratta di lavoratori che hanno rischiato la propria salute - aggiunge ancora la sindacalista -, sono stati in prima linea e oggi hanno un bagaglio professionale che gli consente di essere pronti ed essere assorbiti nella dotazione organica delle aziende ospedaliere e sanitarie. Quindi non resta altro che dare seguito alle possibilità offerte dalla normativa».

Per la verità, all'indomani della proroga dei contratti a giugno 2022, il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, ha fatto sapere di essere intenzionato a chiedere risorse il Governo «per il loro futuro». Tuttavia, la Cisl Fp insiste: «Il 4 marzo scorso abbiamo inviato al governatore, al direttore generale e al sub commissario un incontro per sottoscrivere un accordo - così come stato fatto già in Sicilia e prima ancora nel Lazio - per definire linee guida volte alla stabilizzazione del personale precario in applicazione delle leggi, in maniera che questi processi vengano realizzati nell'ambito delle singole aziende in forma omogenea ed uniforme senza creare disparità di trattamento tra un territorio ed un altro».