Il porto di Gioia Tauro e il suo cono di mare e di terra fino allo Stretto saranno al centro di un cortometraggio. Si tratta di un progetto culturale di arte visiva denominato  “Vedrai ciò che prima desiderasti. Nuove visioni in contrappunto tra passato e futuro, cultura e innovazione”, a cura dell’Autorità portuale.

Il porto di Gioia Tauro in un corto

«L’obiettivo del progetto - spiega una nota -  che sarà realizzato dal team di Open Lab Company Srl, è la produzione di uno short film di promozione che racconterà in suoni e in immagini la bellezza e le peculiarità di uno scalo sempre più sostenibile e tra i più avanzati al mondo per tecnologie applicate, tornato dallo scorso anno agli onori delle statistiche per i risultati che hanno fatto registrare un balzo in avanti dei traffici di circa il 25%».

La bellezza del territorio

Una bellezza “tecnica” che sarà coniugata e declinata, in contrappunto, con l’altra bellezza, quella del territorio e del suo patrimonio culturale che si ricollega all’identità millenaria di uno dei luoghi più affascinanti e misteriosi al mondo, dove il mito si fonde ancora oggi con la leggenda. Su un’idea e con la consulenza scientifica di Patrizia Nardi, esperta in valorizzazione del patrimonio culturale e responsabile di importanti riconoscimenti Unesco, il film avrà la regia di Francesco De Melis, compositore e antropologo-cineasta formatosi alla scuola di Diego Carpitella, con al suo attivo numerosi e suggestivi lavori sul tema del mare.

La promozione dello scalo

«Le Autorità portuali istituite con la legge 84/1984 -ha commentato Andrea Agostinelli, commissario straordinario dell’Autorità Portuale di Gioia Tauro - hanno fra loro compiti, oltre a quelli connaturati con la loro funzione logistica e commerciale, la valorizzazione delle attività del cluster marittimo anche in funzione della promozione della sua immagine, sia rispetto ai contesti di stretta competenza tecnica ed industriale che relativamente alla relazione con i territori. I porti- conclude- sono e sono sempre stati, infatti, una risorsa economica, sociale e culturale di rilevante importanza per il Paese e questa progettualità è solo il primo passo per dare autorevolezza e riconoscibilità  al Porto, anche nella relazione con il suo territorio».