Al taglio del nastro da Carlomagno bikers provenienti da tutto il sud Italia: «Brand leggendario, entusiasti di questa nuova sfida»
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Non chiamatela solo motocicletta. La Harley Davidson nel mondo delle due ruote è una icona leggendaria. Inconfondibile il suono della sua marmitta, impareggiabili le linee, il design, le cromature. Oltre un secolo di storia nell’America a stelle e strisce, oggi approdata in Calabria per la costruzione di un ponte ideale che da Milwakuee giunge fino a Rende, nella nuova concessionaria ufficiale aperta da Carlomagno, noto brand di vendita delle più popolari case automobilistiche, a cui adesso si aggiunge questo prestigioso marchio. E in occasione del taglio del nastro arrivano bikers anche da altre regioni del sud Italia.
Una community da 17mila amatori
«Una così importante affluenza sorprende anche noi – dice ai microfoni del nostro network Rocco Carlomagno a margine della cerimonia di apertura – Per la nostra famiglia, per il nostro gruppo imprenditoriale si apre una fantastica avventura. Siamo entusiasti e pronti anche noi a salire in sella». Ma Harley Davidson è soprattutto uno stile di vita, e quindi anche tutto il mondo che gira intorno a questa straordinaria motocicletta: «Vuol dire community, e dunque abbigliamento, accessori, eventi – aggiunge Giacomo Marzoli, direttore vendite Harley Davidson Italia, Spagna e Portogallo - Siamo reduci dal raduno europeo di Senigallia. Non abbiamo dubbi che questo punto di Rende possa diventare meta degli amanti della Harley Davidson dall’intero mezzogiorno e valido riferimento per chi dall’estero si trova a visitare questo splendido territorio». Gli fa eco Francesco Vanni, direttore vendite Harley Davidson Europa, Medio Oriente e Africa: «La famiglia Carlomagno ci ha dato l’opportunità di aprire in Calabria e di promuovere questo momento di inclusione dello straordinario mondo Harley Davidson. In Italia sono oltre 17mila le persone che ogni anno si incontrano anche per eventi di beneficienza e per il piacere di stare insieme, andare in moto e sentirsi liberi».