«Nel 2023 abbiamo assunto 173mila persone. Faremo altrettanto nel 2024 e nel 2025. E continueremo ad assumere, perché da qui al 2030 la PA perderà quasi un milione di persone, che andranno in pensione, dopo il calo di 300mila dipendenti, che non sono stati sostituiti a causa del blocco del turnover dal 2010 al 2020». A dirlo, intervistato dal Corriere della Sera, il ministro della Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, che parla anche di pensioni.

«Proprio in virtù del fatto che stiamo assumendo un numero rilevantissimo di persone e tantissimi giovani, ragioniamo su un rinvio del pensionamento», spiega. «Nel costruire il piano di Bilancio di medio termine settennale, da inserire nella prossima legge di Bilancio, con il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti stiamo ragionando di approfondire l'opportunità di trattenimento fino a 3 anni in più», afferma Zangrillo.

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Per chi vale l'opzione? «Per le amministrazioni - risponde - anche quelle decentrate, che considerano una leva gestionale importante la possibilità di trattenere al lavoro fino a 70 anni (nel caso di pensionamento a 67) un numero di dipendenti in percentuale sul turnover. Su base volontaria».