Chiude con successo la 22esima edizione di Artigiano in Fiera, manifestazione che si è confermata ancora una volta il più grande villaggio globale delle arti, dei mestieri e delle tradizioni del mondo e che ha visto la Regione Calabria protagonista con uno stand di oltre 1500mq che ha ospitato 90 fra le migliori eccellenze dell’artigianato e dell’enogastronomia calabrese. Per 9 giorni, le aziende partecipanti hanno proposto ai visitatori un ricco programma di intrattenimento tra showcooking, laboratori enogastronomici, dimostrazioni live da parte di alcuni artigiani e travolgenti intermezzi musicali, che hanno ottenuto un grande riscontro da parte dei numerosi visitatori.

"Nuove opportunità di business"

La partecipazione alla fiera milanese, fortemente voluta dal presidente di Regione Calabria, Mario Oliverio, e resa possibile dal Settore Internazionalizzazione, ha creato occasioni di sviluppo per il turismo e l’economia regionale, promuovendo il sistema delle imprese locali, favorendo nuove opportunità di business per la filiera dell'artigianato e dell'enogastronomia e dando la possibilità alle aziende presenti di incontrare direttamente i consumatori finali, che hanno potuto avere così un assaggio della ricchissima offerta culturale, artigianale ed enogastronomica della Calabria: un’opportunità straordinaria per la regione, che si configura sempre più come territorio a forte vocazione turistica 365 giorni all'anno.

 

Il presidente Oliverio, che giovedì 7 dicembre si è recato in Fiera per sostenere personalmente le aziende presenti, ha così commentato l’andamento della manifestazione, facendo il punto sulla direzione che sta prendendo in Calabria il comparto artigiano e agroalimentare: «Per una regione come la nostra l’artigianato è il cuore del sistema produttivo: abbiamo decine di migliaia di aziende artigiane, che alimentano e vivacizzano territori importanti della nostra regione. Negli ultimi anni – ha proseguito Oliverio – abbiamo assistito ad un importante salto di qualità: l’impresa artigiana si è innovata, anche grazie ad un importante ricambio generazionale che è in atto in questo momento.

"Vivacità da sostenere"

C’è quindi una vivacità che bisogna cogliere e sostenere: sono, ad esempio, davvero numerose le esperienze di giovani che decidono di recuperare vecchi mestieri e di legare il proprio lavoro alle tradizioni del nostro territorio. Questo è importante anche per la rivitalizzazione di territori quali i numerosi borghi montani e collinari così diffusi nella nostra regione, che attraverso il recupero e la valorizzazione delle tradizioni artigiane possono conoscere una nuova vita. Con il nostro lavoro – ha concluso il presidente della Regione – stiamo cercando proprio di supportare queste esperienze: abbiamo, per fare un esempio, pubblicato diversi bandi per l’utilizzazione delle risorse comunitarie ricevendo riscontri ben oltre le nostre previsioni. Questo significa che il tessuto produttivo calabrese è vivo, dinamico e in forte ripresa dopo gli anni difficili della crisi economica».

Durante “Artigiano in Fiera”, all’interno dello stand regionale della Calabria, i visitatori sono stati travolti in un'esperienza sensoriale e hanno avuto la possibilità di vivere un vero e proprio viaggio in questa meravigliosa regione, che ha saputo coinvolgere i cinque sensi del pubblico grazie a degustazioni di prodotti tipici, showcooking con preparazione di piatti giornalieri realizzati all’interno della grande piazza dedicata allo street food e, infine, dimostrazioni e laboratori organizzati dagli artigiani presenti.

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Gli chef Marco Rizzuti e Nico Fratto si sono esibiti ogni giorno in una serie di dimostrazioni della loro arte culinaria, e numerosi showcooking e degustazioni sono stati organizzati anche dalle altre aziende agroalimentari presenti nell’area dello street food: dalla Fattoria Biò al Pastificio Gioia, passando per Luna Funghi e per il BARgamotto, curato dall’azienda agricola Patea. Alcune fra le aziende artigiane presenti in Fiera hanno invece organizzato dimostrazioni e laboratori durante i quali hanno messo in mostra la loro eccezionale abilità nella creazione di gioielli realizzati con un mix di metalli, smalti, legno e pietre dure (Namastè Gioielli di Rachele Falvo), preziosi strumenti a corda costruiti con tecniche artigianali rimaste quasi immutate per secoli (i fratelli Andrea e Luca Pontedoro, rappresentanti della grande tradizione liutaria del borgo di Bisignano, in provincia di Cosenza), tradizionali anfore, pignatte, contenitori e tegami (Arte e Terracotta di Rocco Cunsolo) e, infine, vasellame e proposte varie di oggettistica realizzate in ceramica e in altri materiali naturali, piena espressione del territorio calabrese (Ceramiche Taf di Raffaele Fresca). Non è mancata, infine, la musica, grazie all’energia dei Sabatum Quartet, che hanno animato lo stand della Regione Calabria con il loro repertorio di musica etnico-popolare, reinterpretata con un tocco di originalità e innovazione negli arrangiamenti.